Cronaca
Migranti, gli sbarchi in Italia dal 1997 al 2023: i dati del Viminale
Da Paese di partenza verso altri Stati, dagli anni ’90 in poi l’Italia è diventata punto di arrivo centrale nel Mediterraneo per migliaia di migranti, prima dall’Est Europa, poi dall’Africa Subshariana e dal Medio Oriente
A cura di Giacomo Cadeddu
Dagli anni ’90 in poi l’Italia - storicamente Paese di partenza di forti flussi migratori - è diventata punto di arrivo per migliaia di migranti, dall’Est Europa prima, dall’Africa Subsahariana e dal Medio Oriente dopo. È la sua posizione nel Mar Mediterraneo a renderla uno dei principali Stati di approdo europei, insieme a Spagna e Grecia. Ecco i dati rilasciati dal Ministero dell'Interno italiano sugli sbarchi registrati dal 1997 a oggi
1997/1999 – Dopo i grandi sbarchi in arrivo dall'Albania all’inizio anni ’90, nel 1997 i numeri dei migranti arrivati via mare in Italia tornano a crescere, ancora una volta spinti dalla massa di albanesi in fuga dal Paese, questa volta alle prese con il tracollo delle società finanziarie. Quell’anno gli arrivi via mare furono 22.343. Le cifre continuarono a salire negli anni successivi. Gli effetti della guerra del Kosovo da un lato e le persone in fuga da Africa e Medio Oriente dall'altro portarono 38.134 migranti nel 1998, e l’anno dopo 49.999
2000/2005 – Nel 2000 gli sbarchi furono 26.817, nel 2001 20.143, nel 2002 23.719. I numeri tornano a scendere dal 2003, quando in Italia sbarcano 14.331 persone. Nel 2004 si contano 13.635 sbarchi