Scienze
Vulcani in Italia, l'elenco di quelli attivi e di quelli spenti
Nella Penisola ne sono presenti due ad attività persistente, Etna e Stromboli, e vari quiescenti: Vesuvio, Campi Flegrei, Colli Albani, Lipari, Ischia, Vulcano, Pantelleria, Panarea e Isola Ferdinandea
In epoca romana, quel Dio che forgiava le armi per gli altri Dei all’interno del cono de La Fossa, era chiamato Vulcano e quel nome, nei secoli, è diventato il termine universale utilizzato per i rilievi caratterizzati da attività vulcaniche passate o correnti. Il vulcano è, infatti, una struttura geologica molto complessa, che si forma all'interno della crosta terrestre dalla risalita, in seguito ad attività eruttiva di massa rocciosa fusa: il magma
In base allo stato di attività, la comunità scientifica divide i vulcani in due categorie principali: estinti e attivi. Si definiscono estinti quelli la cui ultima eruzione risale ad oltre 10mila anni fa. Tra questi ci sono i vulcani Salina, Amiata, Vulsini, Cimini, Vico, Sabatini, Isole Pontine, Roccamonfina e Vulture
I vulcani possono essere quiescenti quando, pur trovandosi in una fase di riposo, continuano a mostrare segni di attività vulcanica. Per definizione, sono tali quando il loro tempo di riposo attuale è inferiore al più lungo periodo di riposo registrato in precedenza. Si trovano in questa situazione: Colli Albani, Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio, Lipari, Vulcano, Panarea, Isola Ferdinandea e Pantelleria. Tra questi, Vesuvio, Vulcano e Campi Flegrei, hanno una frequenza eruttiva molto bassa e si trovano in condizioni di condotto ostruito