Fidanzati messinesi uccisi in Inghilterra, la madre della ragazza: "Siamo disperati"

Sicilia

Il consolato d'Italia a Manchester, guidato dal console Matteo Corradini, tiene i contatti con le autorità investigative locali e con i familiari dei due ragazzi, per offrire loro assistenza

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Sono in Inghilterra i genitori dei due fidanzati, Nino Calabrò di 25 anni e la ventenne Francesca Di Dio, trovati morti in Inghilterra nella loro casa di Thornaby, sulla riva ovest del fiume Tess nella contea dello Yorkshire. Il consolato d'Italia a Manchester, guidato dal console Matteo Corradini, tiene i contatti con le autorità investigative locali e con i familiari delle due ragazzi, per offrire loro assistenza.

La madre della ragazza: "Siamo disperati"

"Siamo disperati, non pensavamo potesse mai accadere una cosa del genere, mia figlia era una ragazza solare, gentile e molto generosa - afferma Anna Niosi, madre di Francesca di Dio, raggiunta telefonicamente dall'Ansa -. Amava il suo ragazzo ed era venuta qui in Inghilterra per trovarlo e stare con lui e poi sarebbe tornata presto a casa. Siamo in Inghilterra ma ancora non sappiamo nulla dagli investigatori su quanto accaduto. Stiamo andando proprio a parlare con loro e ci incontreremo anche con i genitori del ragazzo". La madre della vittima si augura che "presto si faccia chiarezza su quanto accaduto e che presto possiamo tornare con il corpo della mia ragazza a casa". 

Fermato il coinquilino del ragazzo

A chiamare la polizia dopo la scomparsa dei due sono stati alcuni amici dei ragazzi, insospettiti perché nessuno dei due rispondeva al telefono. Sarebbe stato invece il padre del ragazzo fermato per l'assassinio a far trovare agli investigatori i corpi delle vittime. L'uomo, un palermitano, sarebbe andato a trovare il figlio, coinquilino di Nino Calabrò, a Thornaby, in Inghilterra. Il giorno dopo avrebbe provato a chiamare il ragazzo e, non avendo risposta, sarebbe andato a cercarlo nella casa che condivideva con Nino. Non è chiaro se sia entrato nell'appartamento con le chiavi di riserva o se abbia chiesto ad amici di verificare cosa fosse accaduto. I corpi dei due fidanzati sarebbero comunque stati trovati grazie a lui. Terrorizzato, non avendo contatti nel Regno Unito, ha chiamato un amico poliziotto che lavora alla questura di Milano. Secondo quanto si apprende, l'agente ha allertato immediatamente i colleghi della seconda divisione Interpol del Servizio Cooperazione internazionale di Polizia che sono intervenuti insieme ai colleghi inglesi. Il presunto assassino, un 21enne, fermato poco dopo, avrebbe problemi psichici e, probabilmente dopo una lite, avrebbe assassinato il coinquilino e la fidanzata con un martello.

Chi erano le vittime

Calabrò, figlio di un sottufficiale della Guardia di Finanza, di stanza a Milazzo, si era diplomato all'istituto industriale e poco dopo aveva trovato lavoro in una pizzeria. Ma la sua ambizione era lasciare l'Italia e i lavori precari, così aveva superato un corso di croupier a Catania, che gli aveva dato la possibilità di trovare un impiego sulle navi da crociera. Tre anni fa gli era capitata l'opportunità di un posto al Grosvenor Casino di Stockton-on-Tees, una città di 80 mila abitanti a nordovest di Thornaby. Francesca, che aveva lasciato gli studi all'Istituto d'arte, era andata a trovarlo per le vacanze natalizie. Non era la prima volta: alcuni mesi fa era volata in Inghilterra e aveva trovato un lavoro stagionale in un ristorante. 

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