Naufragio dei bambini a Lampedusa, prescrizione chiude processo

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Era l'11 ottobre del 2013 quando al largo di Lampedusa morirono 268 persone, tra cui 60 bambini, a distanza di 9 anni, i due imputati rimasti sono stati assolti per intervenuta prescrizione

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Sono passati 9 anni da quell'11 ottobre 2013, quando a largo di Lampedusa persero la vita 268 persone, tra cui 60 bambini, per quello che diventò per tutti il naufragio dei bambini.

I reati prescritti

A distanza di 9 anni dall'accaduto, si chiude il processo ai due imputati rimasti alla sbarra, Leopoldo Manna e Luca Licciardi, rispettivamente all'epoca dei fatti responsabile della sala operativa della Guardia Costiera e comandante della sala operativa della squadra navale della Marina: la seconda sezione penale del tribunale di Roma ha dichiarato estinti i reati per intervenuta prescrizione nei confronti dei due ufficiali, nei confronti dei quali la procura aveva comunque chiesto l'assoluzione il mese scorso perché il fatto non sussiste.

I capi d'accusa

Le accuse nei confronti di Manna e Licciardi erano di omicidio colposo e rifiuto d'atti d'ufficio e l'indagine fu avviata in relazione a presunti ritardi nei soccorsi: nel 2017 la procura aveva chiesto la sua archiviazione ma il gip si era opposto. I due ufficiali erano accusati di aver ritardato l'intervento della nave militare italiana Libra, che si trovava a poca distanza dalla zona in cui si verificò il naufragio. Si parlò di un buco di 45 minuti nella decisione di intervento delle autorità italiane. I superstiti raccontarono di aver chiamato diverse volte la Guarda Costiera ma che le autorità italiane erano convinte che la competenza fosse maltese.

Le indagini

Secondo la ricostruzione dei magistrati di Piazzale Clodio, la segnalazione da parte delle autorità di Malta, che in un primo momento si erano assunte l'onere del soccorso, agli omologhi italiani era arrivata alle 16.22, e alle 17.07 l'imbarcazione si capovolse. Così la procura di Roma, lo scorso 4 ottobre, aveva chiesto l'assoluzione per Manna e Licciardi. Per i pubblici ministeri non c'era stata la volontà degli imputati di volere la morte dei migranti. Da parte dei due ufficiali, hanno affermato i pubblici ministeri nella requisitoria, non c'è stato alcun dolo. Nel racconto fatto dalle famiglie delle vittime, il peschereccio, al momento del naufragio, si trovava a circa 50 miglie nautiche a sud di Lampedusa e a 180 da Malta, si ribaltò dopo aver imbarcato acqua. Oggi, dopo due mesi, le accuse ai due ufficiali sono state prescritte

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