È ancora in preparazione invece il ricorso che verrà presentato al Tar del Lazio contro il provvedimento che impone al comandante della nave, Joachim Ebeling, di lasciare il porto di Catania. I migranti ancora a bordo dell'imbarcazione hanno iniziato lo sciopero della fame e a pranzo hanno rifiutato il cibo
È stato presentato al Tribunale civile di Catania il ricorso dei legali della ong Humanity 1 che chiedono di ordinare lo sbarco immediato dei 35 migranti rimasti ancora a bordo della nave. Il ricorso è stato presentato in via telematica dal legale della ong tedesca Sos Humanity, l'avvocato Riccardo Campochiaro. È ancora in preparazione invece il ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento che impone al comandante della nave, Joachim Ebeling, di lasciare il porto di Catania con i migranti a bordo, disposizione che non ha una scadenza.
Il legale: "Nessuna risposta a richiesta asilo"
"Non abbiamo ancora avuto risposta né siamo stati convocati sulla richiesta di asilo politico che abbiamo presentato domenica scorsa per i 35 migranti rimasti a bordo della Humanity One". Lo rende noto Campochiaro, precisando di "avere raccolto le adesioni a bordo e di averle inviate, come da prassi, con una mail certificata alla questura ed alla commissione preposta".
Sciopero della fame a bordo della Humanity 1
Intanto, oltre trenta delle 35 persone a bordo dell'Humanity 1 hanno iniziato ufficialmente lo sciopero della fame e a pranzo hanno rifiutato il cibo. Lo hanno riferito componenti dell'equipaggio della nave della ong tedesca che hanno incontrato alcuni degli attivisti che protestano davanti il piazzale del molo dove è ormeggiata la Geo Barents di Medici senza frontiere.
Il ricorso
Le 35 persone rimaste a bordo, dopo che 144 sono state fatte scendere, hanno chiesto tutte, con domanda già presentata, il riconoscimento del loro status di profughi. Si tratta inoltre di naufraghi che sono stati soccorsi durante un intervento in mare e quindi le operazioni di salvataggio, come prevedono le norme internazionali, vanno concluse e portate a termine, facendoli sbarcare dalla nave subito. E' questo il contenuto del ricorso urgente, con articolo 700, presentato dall'avvocato Riccardo Campochiaro. L'udienza, essendo stato richiesto un provvedimento d'urgenza, sarà 'inaudita altera parte', senza, cioè, l'intervento della controparte.
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Scesi 99 minori non accompagnati
Intanto 99 minorenni non accompagnati sono scesi dalla nave Humanity 1 e sono stati affidati a strutture idonee. In particolare, 94 ragazzi sono stati trasferiti a Ragusa, tre ragazze a Piazza Armerina (Enna) e una a Giarre (Catania). Nella 'distribuzione' si è tenuto conto oltre che della familiarità tra i minorenni, anche dei rapporti di amicizia. Non risultano invece minorenni non accompagnati scesi dalla Geo Barents. E' quanto emerge dai report della Questura di Catania alla procuratrice per i minorenni di Catania, Carla Santocono. L'ufficio si avvale della collaborazione di Save the children e di mediatori culturali nell'ascolto dei minorenni.
Secondo quanto si è appreso si sta svuotando anche il Palaspedini, l'impianto sportivo del Comune di Catania dove sono stati ospitati i soggetti fragili scesi dalle due navi ong. Il trasferimento avviene dando la priorità a famiglie con bambini, poi alle donne e, infine, agli uomini.
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