Prima notte in tenda nel piazzale della rada San Francesco per Cateno De Luca: sta protestando in attesa della deroga alla norma che prevede l'obbligo del Green pass rafforzato per l’attraversamento dello Stretto
Prima notte in tenda nel piazzale della rada San Francesco per il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che da ieri mattina si è accampato sul molo, dove arrivano i traghetti che navigano sullo Stretto collegando la Sicilia con la Calabria. Una protesta eclatante, annunciata nei giorni scorsi e documentata con dirette su Facebook, in attesa della deroga alla norma che prevede l'obbligo del Green pass rafforzato per l’attraversamento dello Stretto. Oggi, inoltre, in una lettera il primo cittadino ha annunciato le sue dimissioni da sindaco che diventeranno irrevocabili la mezzanotte del 6 febbraio. De Luca ha annunciato, infatti, di volersi candidare alla Regione. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
La protesta
"Abbiamo superato ogni limite, e, per effetto della normativa in atto, in questo momento i siciliani sono sotto sequestro", aveva detto ieri, spiegando che la sua sarebbe stata un'occupazione "permanente", ma "pacifica". "Non blocco nessun traghetto. Mi metterò in un angolo, chiederò un sacco a pelo e non andrò via in attesa dei rappresentanti dello Stato", aveva spiegato. Per il primo cittadino la norma viola di fatto la continuità territoriale. Da qui la richiesta di una misura transitoria per "non precluderci il diritto alla libera circolazione, concedendo a chi non è vaccinato il tempo necessario, una moratoria di 30 o 40 giorni, per ottenere la certificazione da vaccinazione completa (prima e seconda dose) o che, nel caso in cui non intenda vaccinarsi, consenta, comunque, di non dovere sacrificare i diritti primari dell’abitazione e della tutela della libertà delle cure mediche. Dirvi che sono tutto rotto è poco. Qualche ora ho riposato, certo ho contato tutti i camion che passavano", ha detto stamani dopo la prima notte in tenda durante la sua consueta diretta Facebook mattutina. Fuori dalla tenda, sistemata sul molo, la scritta "Sequestro di Stato'. "Come prima esperienza non c'è male, è la prima volta che dormo in tenda in un sacco a pelo - ha aggiunto -. Ringrazio le forze dell'ordine che hanno vigilato su di me. Vediamo se oggi la questione si sblocca. Se dobbiamo alzare il livello della protesta siamo in grado di farlo, non vorrei, però, che questo si accadesse. La soluzione c'è, si deve semplicemente attuare, ci vuole un colpo di penna".
L'intervento di Nello Musumeci
Ieri, intanto, il governatore Nello Musumeci, ha scritto al ministro della Salute, Roberto Speranza. Un ultimo appello al governo nazionale affinché si sospenda "l’iniquo trattamento riservato ai passeggeri non vaccinati" sullo Stretto di Messina". Attese 24 ore, Musumeci preannuncia "provvedimenti straordinari a tutela della mia Regione". "La situazione sociale che sta venendo a crearsi sulle rive dello Stretto di Messina in virtù della netta preclusione all’attraversamento a danno dei 'non vaccinati' - scrive -, sia presso la sponda siciliana che presso quella calabrese, si sta preoccupantemente acuendo, avendo fondata ragione di ritenere, coloro che sono sprovvisti, per le più disparate ragioni, del cosiddetto green pass rafforzato, di essere stati 'sequestrati' nel territorio della Regione Siciliana e di non poter raggiungere il resto del territorio nazionale nemmeno per comprovate ragioni di urgenza, ad esempio collegate a motivi di salute e di accesso alle cure".
De Luca passerà la terza notte sul molo
"Passerò la terza notte qui al molo nella tenda perchè al momento non si è pronunciato il Consiglio dei ministri, che si dovrebbe riunire domani per decidere se modificare la norma nazionale e consentire il transito dello Stretto anche senza super green pass. L'ordinanza di Musumeci non ha modificato molto, perchè se è vero che per andare in Calabria basta il tampone per il rientro in Sicilia no. Ci vorrebbe un' altra ordinanza simile fatta dal presidente della Regione Calabria. Quindi il problema rimane". Così in serata il sindaco De Luca. "Spero che domani ci saranno novità - ha aggiunto De Luca - nel frattempo proseguo anche lo sciopero della fame. I siciliani devono battersi per i loro diritti. Questo è un sequestro di Stato".
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