Maltempo Sicilia, trovato corpo donna dispersa a Scordia

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La coppia era stata travolta dalla furia dell'acqua in strada il 25 ottobre scorso. Sale a tre il bilancio delle vittime per i nubifragi. Lunedì si svolgeranno i funerali

È stato trovato a Scordia, nel Catanese, il corpo di Angela Caniglia, la 61enne dispersa da quattro giorni per il nubifragio abbattutosi sul paese della Piana di Catania. Ieri il suo giubbotto era stato trovato in un agrumeto di contrada Leonella (nel territorio di Lentini), in una zona non distante dove tre giorni fa era stato recuperato il corpo del marito, Sebastiano Gambera, di 67 anni. (IL MALTEMPO IN SICILIA - IL METEO IN SICILIA)

La tragedia

La coppia era stata travolta dalla furia dell'acqua in strada il 25 ottobre scorso. Sale a tre il bilancio delle vittime per i nubifragi: due giorni fa a Gravina di Catania è morto Paolo Claudio Agatino Grassidonio, il 53enne anche lui travolto dall'acqua dopo essere sceso dall'auto.

Lunedì i funerali

I funerali della coppia saranno celebrati lunedì mattina alle 10.30 nella chiesa di San Giuseppe. Il sindaco Franco Barchitta, per quel giorno ha proclamato il lutto cittadino. "Dobbiamo soltanto augurarci - ha detto il primo cittadino - che queste vittime rimangano solo un ricordo del passato che non si ripeterà. A Scordia stamane non c'è un'anima viva. Sembra una scene del film 'Mezzogiorno di fuoco'. Siamo molto provati psicologicamente".

Attivate due Procure

Intanto, sono due le Procure attive sulle tre morti registrate nel Catanese. Quella di Caltagirone, coordinata da Giuseppe Verzera, come anticipato da La Sicilia, ha già aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per omicidio colposo per le due vittime di Scordia. Non è stata ancora aperta, invece, a Catania, in attesa del rapporto degli investigatori, che è stato sollecitato, l'inchiesta sulla morte, due giorni fa a Gravina di Catania, di Paolo Claudio Agatino Grassidonio, il 53enne anche lui travolto dall'acqua dopo essere sceso dall'auto. Il procuratore Carmelo Zuccaro la aprirà appena riceverà gli atti, valutando, dopo la loro lettura, anche che tipo di reato ipotizzare e le attività investigative da delegare.

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