Covid Sicilia, il bollettino: 158 contagi su 12.465 tamponi

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Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 25, quelle negli altri reparti sono 206 mentre quelle in isolamento presso il proprio domicilio sono 4.677

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In Sicilia nelle ultime ore si registrano 158 nuovi contagi a fronte di 12.465 tamponi processati. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 25, quelle negli altri reparti sono 206 mentre quelle in isolamento presso il proprio domicilio sono 4.677. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)

18:23 – In Sicilia 158 nuovi contagi

Sono 158 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore (ieri erano 133) su 12.465 tamponi processati, con una incidenza che risale allo 1,3%. La Regione è al primo posto in Italia per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono 6 e il totale dei morti è 5.951. Il numero degli attuali positivi è di 4.908 con una diminuzione di 301 casi. I guariti sono 453. Negli ospedali i ricoverati sono 231, 20 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 25, esattamente come nel bollettino di ieri. La distribuzione di casi registrati per province vede: Palermo 21, Catania 23, Messina 1, Siracusa 13, Trapani 5, Ragusa 13, Agrigento 34, Caltanissetta 21, Enna 27.

13:11 - Musumeci: "In Sicilia vaccinazioni avanti"

La campagna di vaccinazione in Sicilia va bene e andrà meglio con l'arrivo di una "copiosa dose" di Pfizer. Lo ha assicurato il presidente della Regione, Nello Musumeci, il quale ha previsto una caduta di contagi a luglio e agosto. "Entro la fine dell'estate - ha aggiunto - contiamo di raggiungere l'immunità di gregge per circa l'80 per cento della popolazione". Musumeci ha poi detto che i centri vaccinali stanno assicurando un alto numero di somministrazioni.

7.25 - Covid: Orlando a G20, giovani tra più colpiti, contrasto a Neet

"Tra le categorie più colpite dagli effetti della pandemia ci sono i nostri giovani. I dati dell'Ilo ci forniscono un quadro chiaro e preoccupante: a causa della crisi, nel 2020 l'occupazione giovanile nel mondo è scesa di 8,7 punti percentuali mentre quella degli adulti si è ridotta di 3,7 punti percentuali". Lo ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, alla sessione plenaria del G20 del Lavoro a Catania, su transizione, scuola, lavoro e formazione. "Il G20 - ha ricordato il ministro - ha già evidenziato in passato come fosse necessario incrementare le opportunità di lavoro per i giovani, in particolare quelli a rischio di esclusione sociale ed economica. Ed ha fissato un ambizioso obiettivo di ridurre del 15% la percentuale dei Neets nelle nostre società. In Italia il problema dei ragazzi che non studiano e non lavorano è purtroppo particolarmente accentuato. Le misure messe in campo negli ultimi anni, grazie anche al sostegno dei Fondi messi a disposizione dall'Unione Europea, hanno consentito di ridurne l'incidenza. Penso in particolare al programma Garanzia Giovani che - ha sottolineato Orlando - ha il pregio di aver messo in evidenza la necessità di un approccio tempestivo e sinergico al tema delle transizioni. Se il principio della Garanzia Giovani Europea per garantire transizioni rapide e soddisfacenti è quello che le politiche attive raggiungano i ragazzi non appena terminano o abbandonano il percorso scolastico, oggi il principio che dobbiamo affermare è che le istituzioni del mercato del lavoro debbano cooperare con quelle educative e formative sin dai primi stadi dei percorsi formativi".

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