Decreto Covid, 100 milioni a Messina per risanare la baraccopoli del terremoto del 1908

Sicilia
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Approvato in commissione Affari costituzionali del Senato l’emendamento, a prima firma della ministra per il Sud, Mara Carfagna, per le operazioni di riqualificazione da dividersi in tre anni. De Luca: “Il risanamento è una svolta epocale per la città”

È stato approvato dalla commissione Affari costituzionali del Senato l'emendamento, proposto dal governo e a prima firma della ministra per il Sud, Mara Carfagna, riferito al decreto Covid riguardante la riqualificazione delle aree delle cosiddette baraccapoli di Messina, che sorsero per ospitare gli sfollati del terremoto del 1908 (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - LA SITUAZIONE IN SICILIA). Nel testo è autorizzata la spesa complessiva di 100 milioni di euro per le operazioni (da dividersi in tre anni) e con la corrispondente riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027.

L’emendamento

L’emendamento, oltre alla cifra di 100 milioni, prevede inoltre la nomina del prefetto di Messina a commissario straordinario per una durata dell'incarico fino a 12 mesi, da prorogarsi non oltre il 31 dicembre 2023. Entro 60 giorni dalla sua nomina verrà indicata l'area delle baraccopoli in vista di sgombero e demolizione, oltre al ricollocamento abitativo delle persone residenti in quell'area.

De Luca: “Risanamento è svolta epocale per Messina”

"Il risanamento è una svolta epocale per Messina”. Lo ha dichiarato in una nota il sindaco di Messina, Cateno De Luca: “Nel giugno 2018 ho assunto quale punto imprescindibile del mio mandato l'impegno di risolvere definitivamente il problema socio-ambientale più grave in cui la città si dibatte ancora: la presenza da oltre cento anni di una baraccopoli in pieno centro urbano, estesa in 9 ambiti da risanare per oltre 230 mila metri quadrati in cui vivono più di 2.000 nuclei familiari in condizioni di estremo degrado, 8mila italiani che da oltre tre generazioni sopravvivono in baracche fatiscenti, prive di ogni requisito di salubrità e di sicurezza sismica. Dal terremoto del 1908 ad oggi si sono alternati 67 governi e in 112 anni il problema del risanamento non è mai stato risolto nonostante gli svariati interventi normativi finalizzati all'eliminazione delle strutture abitative incompatibili con il requisito dell'abitabilità. Ho reiterato nell'aprile scorso alle ministre Carfagna e Gelmini, e da ultimo alla Protezione civile e al presidente del consiglio, la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale sostenuta dagli accertamenti compiuti dall'Asp, che attestava la indifferibilità delle azioni a tutela della salute pubblica. La nomina di un commissario con poteri straordinari che agirà in deroga alle procedure amministrative ordinarie consentirà con una decisa accelerazione dell'iter amministrativo da seguire. Incontrerò domani il prefetto per concordare le fasi di attuazione del piano di azione già avviato da questa amministrazione".

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