Etna: fontana di lava dal cratere di Sud-Est, sesto parossismo in 8 giorni

Sicilia

Intorno alle 22 la fontana di lava ha raggiunto l'altezza di circa 500 metri dall'orlo craterico, mentre la colonna eruttiva di cenere lavica e lapilli si espandeva in verticale per diversi chilometri

Nuovo fenomeno parossistico, il sesto dal 16 febbraio scorso, sull'Etna. Nella serata di ieri un'intesa attività stromboliana con emissione di una fontana di lava ha interessato due bocche aperte all'interno del cratere di Sud-Est, con emissione di cenere di lavica. Presente anche una colata lavica in direzione della desertica Valle del Bove. Intorno alle 22, ha reso noto l'Ingv-Oe di Catania, la fontana di lava ha raggiunto l'altezza di circa 500 metri dall'orlo craterico, mentre la colonna eruttiva di cenere lavica e lapilli si espandeva in verticale per diversi chilometri. 

La nuova fase parossistica sull'Etna
La nuova fase parossistica sull'Etna

Presenti colate laviche

Dopo la nuova fase parossistica il vulcano ha trascorso una notte 'tranquilla'. Secondo le ultime osservazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania, nella zona sommitale questa mattina sono ancora presenti colate laviche nel settore di Sud Ovest e nell'area orientale. L'ampiezza media del tremore vulcanico è su livelli medi. La sorgente del tremore è localizzata nell'area del cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2.900 metri sul livello del mare. Lo stesso si registra per l'attività infrasonica ha subito una brusca diminuzione sia nel tasso di accadimento che nell'energia degli eventi. 

La nuova fase parossistica sull'Etna
La nuova fase parossistica sull'Etna

Conclusa ultima fase eruttiva da Sud-Est

L'ultima fase eruttiva al cratere di Sud-Est dell'Etna si è conclusa alle 12.25 di oggi. Le colate di lava non sono più alimentate, i fronti di quella più lunga, in Valle del Bove, sono in raffreddamento. Il 'braccio' diretto verso sud-ovest ha percorso solo poche centinaia di metri in sovrapposizione alle precedenti colate. Lo rende noto l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania. Persiste l'attività esplosiva nei restanti crateri, dove sporadicamente avvengono fenomeni esplosivi accompagnati da emissione di cenere, che si disperde rapidamente in atmosfera. La fase di decremento dell'ampiezza media del tremore è continuata fino a raggiungere valori medio-bassi nelle prime ore della giornata. Successivamente, è stato osservato un moderato incremento verso valori medi dove tuttora permane. La sorgente del tremore è localizzata nell'area dei crateri Bocca Nuova e Voragine ad una profondità di circa 2.600 metri sul livello del mare.

Moderato incremento dell'attività infrasonica

Dalle prime ore del mattino anche l'attività infrasonica ha mostrato un moderato incremento sia nel numero che nell'energia degli eventi, che risultano localizzati al cratere di Nord-Est L'analisi dei dati clinometrici ha mostrato variazioni a tutte le stazioni in concomitanza all'episodio di fontana di lava di ieri sera, con valori massimi (circa 2 microradianti) registrati alla stazione di Cratere del Piano. L'analisi dei segnali clinometrici delle ultime 12 ore non mostra variazioni significative. L'analisi dei dati della rete Gps delle ultime 24 ore mostra delle oscillazioni con ampiezza confrontabile con l'errore, e non si registrano variazioni significative.

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