I pm hanno fissato per questo pomeriggio gli accertamenti informatici sugli apparecchi sequestrati dieci giorni fa al sacerdote accusato di violenza sessuale aggravata dal 2008 al 2013 ai danni di un ragazzo all’epoca minorenne, che aveva già denunciato i fatti al vescovo di Piazza Armerina
I pubblici ministeri della Procura a Enna, Stefania Leonte e Orazio Longo hanno fissato per oggi pomeriggio gli accertamenti informatici sul computer e i telefoni sequestrati dieci giorni fa a G.R., il prete accusato da un giovane di violenza sessuale aggravata che sarebbe avvenuta nei confronti di un ragazzo dal 2008 al 2013, quando il giovane, che aveva già denunciato i fatti al vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, era ancora minorenne. (LA VICENDA)
Le indagini
Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile di Enna, guidata da Nino Ciavola. Il sequestro dei dispositivi elettronici è avvenuto al termine di una perquisizione che la polizia di Ferrara ha effettuato nel seminario, dove il prete si trova attualmente, dopo che era stato allontanato dalla parrocchia di Enna, apparentemente per motivi di salute.
La decisione del tribunale ecclesiastico
Il tribunale ecclesiastico aveva aperto un procedimento canonico che si sarebbe concluso per difetto di competenza, perché i fatti, secondo la sentenza della Chiesa, sarebbero avvenuti quando ancora l'indagato era seminarista.