Caso Open Arms, Salvini all'udienza: "Due migranti ora sono in galera"

Sicilia
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L'udienza sul rinvio a giudizio per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio del  leader della Lega, all'epoca dei fatti ministro degli Interni, è stata rinviata al 14 gennaio

Matteo Salvini è andato nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, per l'udienza preliminare sul caso Open Arms (COS'È OPEN ARMS E COME LAVORA), rinviata al 14 gennaio e poi al 20 marzo. L'udienza riguarda l'eventuale rinvio a giudizio del leader della Lega, all'epoca dei fatti ministro degli Interni, per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio in merito al blocco dello sbarco dei migranti, rimasti a bordo della nave della ong per sette giorni al largo di Lampedusa nell'agosto 2019. Blindate le strade circostanti il bunker dove una decina di manifestanti hanno atteso invano Salvini che ha raggiunto l'aula da un'entrata secondaria. I pm hanno chiesto la correzione del capo d'imputazione, indicando in 147 i profughi trattenuti illegalmente a bordo della nave. Originariamente nell'atto di accusa era indicato il numero di 107. 

Salvini: "Due migranti in galera, ho sequestrato galantuomini"

"Di cosa accade nell'aula non parlo. Non mi pare rispettoso. Dico solo che 2 dei migranti che avrei sequestrato sono in galera". Queste le parole pronunciate da Matteo Salvini durante una pausa dell'udienza. "La Procura sta cercando di capire per quali reati - ha aggiunto -, ma vuol dire che io ho sequestrato due galantuomini evidentemente". Poi una battuta sulla polemica riguardante la mascherina con l'immagine del giudice Paolo Borsellino indossata dall'ex ministro: "Al momento indosso questa, poi uscirò con l'altra mascherina che rende omaggio agli eroi dell'antimafia. Fare polemica anche su questo è assurdo".

Bongiorno, legale di Salvini: “Divieto di sbarco fu deciso dal Governo”

"Il divieto di approdo della nave dell'ong Open Arms non fu una decisione individuale di Salvini, ma dell'intero esecutivo", questa la tesi ribadita davanti al gup di Palermo dall'avvocato Giulia Bongiorno. Dopo la costituzione delle parti civili il legale ha chiesto di poter produrre agli atti dell'udienza preliminare le dichiarazioni rese al gup di Catania dall'ex ministro delle Infrastrutture Toninelli nel procedimento in cui Salvini è imputato di sequestro di persona per una vicenda analoga. La penalista ha anche chiesto di depositare una serie di email della Open Arms di cui ha chiesto la traduzione. Sulle richieste probatorie del legale di Salvini i pm si sono riservati di interloquire. "Abbiamo chiesto che fossero acquisiti documenti particolarmente importanti e il giudice ha accolto questa richiesta. In particolare, esiste un diario di bordo che può documentare le scelte di Open Arms che doveva partire da Siracusa per andare a Lampedusa, invece, non si capisce perché poi è andata in acque libiche e a noi interessa capire perché si parte per una destinazione e poi si cambia", ha detto ai giornalisti Giulia Bongiorno. "A Catania - ha proseguito l'avvocato Bongiorno - si è parlato pure di Open Arms in realtà il vero protagonista alla fine era Toninelli che aveva contatti con le autorità spagnole. Sono stati sottoscritti questi divieti anche da Toninelli, il governo era compatto. Le uniche lettere che ci sono di Conte, in cui si parla dei minori, sono lettere che di fatto ratificano l'operato di Salvini perché non è che dice 'state attenti a quello che state facendo' ma dice 'occhio ai minori infatti sono stati fatti sbarcare'". "La nostra linea in questo caso - ha aggiunto Bongiorno - è una linea che va un po' alla radice del problema perché la nave non era italiana e non erano eventi Sar". 

Open Arms: "Ci auguriamo che sia fatta giustizia"

"Centocinquantuno persone, 21 giorni di attesa, 40 persone evacuate per fragilità fisiche e psichiche - scrive su twitter l'ong Open Arms -. Un rapporto dettagliato di Emergency su condizioni psicologiche a bordo. Qualcuno deve rispondere di tutto questo, ci auguriamo che sia fatta giustizia". 

"Siamo soddisfatti che sia stato fatto un primo passo verso l'accertamento della verità: è importante che venga giudicato non solo l'ex Ministro dell'Interno, ma un pezzo di storia europea, quella delle omissioni di soccorso, dei respingimenti per procura, dei naufragi annunciati, quella degli accordi con paesi illiberali e violenti", spiega la ong in una nota. "Da anni ribadiamo di aver sempre rispettato le Convenzioni internazionali, di aver difeso la vita e i diritti fondamentali di ogni essere umano, - aggiunge - ci auguriamo che vengano stabilite una volta per tutte le responsabilità dei governi europei e l'importanza del lavoro e dell'impegno delle navi umanitarie che hanno operato in questi anni nel Mediterraneo".

Le parti civili

Il gup Lorenzo Jannelli ha ammesso tutte le istanze di costituzione di parte civile. Avevano chiesto di costituirsi sette dei migranti trattenuti a bordo della nave spagnola, Legambiente, Arci, l'associazione Accoglie Rete, Giuristi Democratici, il Ciss, Open Arms, Mediterranea Saving Humans, Cittadinanza Attiva e il comandante dell'imbarcazione spagnola a cui fu impedito l'attracco Reig Creus. Tra i migranti che hanno chiesto di costituirsi parte civile ci sono Akambi Animet, nigeriano, Njige Musa, del Gambia, Ochugo Sylvester, nigeriano, Sunday Endurance, nigeriana, Isioma Wasia, nigeriano. Istanze di costituzione sono state presentate anche da Anna Isabel Montes, capomissione della Open Arms, dall'associazione Sud, da Legambiente Sicilia e da Sud Sud Civis. L'accusa è rappresentata dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Marzia Sabella e dal pm Gery Ferrara.

Ammesse le prove della difesa

Sono state ammesse le prove chieste dalle difese all'udienza, rinviata per il conferimento dell'incarico al perito che dovrà tradurre dallo spagnolo le email della ong la cui produzione è stata chiesta dal legale di Salvini. Il gup Jannelli si è ritirato in camera di consiglio e poi ha ammesso le istanze probatorie presentate dalle parti. Il legale di Salvini ha chiesto di acquisire una serie di documenti, tra cui la deposizione dell'ex ministro Toninelli all'udienza preliminare a Salvini a Catania per una vicenda analoga, e alcune email della Open Arms. La documentazione sarebbe utile alla tesi difensiva secondo cui tutto il governo sarebbe stato d'accordo con la prassi di autorizzare lo sbarco solo dopo la riallocazione dei migranti. Alcune parti civili hanno chiesto l'acquisizione della deposizione dell'ex ministro della Difesa Trenta, che è stata citata a Catania. Il Pm non si è opposto alla produzione salvo esaminarla e articolare una controdeduzione. Tutte le parti civili si sono associate.

Pm producono certificato del casellario giudiziario del comandante Open Arms 

Nel corso dell'udienza i pm hanno prodotto il certificato del casellario giudiziario che attesta che il comandante della imbarcazione catalana Reig Creus è incensurato. La difesa di Salvini ha sostenuto che il divieto di approdo, tra l'altro, era giustificato dall'intenzione di impedire l'arrivo in Italia di persone potenzialmente pericolose come Creus che, a dire dei legali di Salvini, sarebbe stato indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e violenza privata. Dato confutato dall'accusa.

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