“Non sono un mostro, non sono un killer”, le uniche parole pronunciate davanti al gip dal 28enne, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Il delitto sarebbe stato originato dalla gelosia
È stato convalidato il fermo di M.M, l’allevatore 28enne di Camporeale (Palermo) che ha confessato di aver ucciso ieri con alcuni colpi di arma da fuoco Benedetto Ferrara, 26 anni, ex fidanzato della ragazza dell'assassino. “Non sono un mostro, non sono un killer”, le uniche parole pronunciate davanti al gip dall’uomo, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.
L’omicidio
Secondo quanto hanno accertato i carabinieri della compagnia di Partinico, guidata dal capitano Mario Petrosino, il delitto sarebbe stato originato dalla gelosia. M.M. avrebbe esploso tre colpi di pistola contro l'ex ragazzo della sua nuova fidanzata, il quale aveva cercato di riallacciare i rapporti con la giovane anche attraverso i social. Giovedì sera l'ultima lite finita nel sangue, nella piazza principale di Camporeale. Due colpi al torace e uno alla nuca. La pistola, un revolver Llama 38 special con la matricola abrasa, è stata consegnata ai militari.