Mafia, arresti Borgo Vecchio: cresta anche su soldi per parenti morto

Sicilia

Dalle microspie piazzate nell'auto dei due uomini incaricati di riscuotere il pizzo emerge l'intenzione del clan di organizzare una colletta nel rione tra i commercianti per riscuotere il denaro da devolvere ai familiari della vittima di un incidente stradale. I due avevano pianificato però di consegnare ai parenti del morto solo 2.000 dei 6.000 euro che si apprestavano a incassare

Dopo gli arresti di ieri nel quartiere Borgo Vecchio di Palermo, emergono nuovi dettagli sulle attività mafiose delle persone coinvolte: i componenti del clan, secondo le accuse, in un caso erano arrivati a fare la cresta sui soldi raccolti per aiutare la famiglia di un anziano investito e ucciso da un autobus. L'operazione di ieri è stata resa possibile anche dalla ribellione delle vittime del racket che spontaneamente hanno denunciato gli estortori. Su 20 taglieggiamenti 14 sono stati segnalati dai commercianti.

La cresta sulla colletta destinata ai parenti di un anziano morto

Dalle microspie piazzate nell'auto dei due uomini incaricati di riscuotere il pizzo, G.Z. e V.V. emerge l'intenzione del clan di organizzare una colletta nel rione tra i commercianti per riscuotere il denaro da devolvere ai familiari della vittima. I due avevano pianificato però di consegnare ai parenti del morto solo 2.000 dei 6.000 euro che si apprestavano a incassare. Gli investigatori non hanno accertato se il resto della somma sarebbe stata messa a disposizione, comunque, della famiglia mafiosa o sarebbe stata spartita tra i due.

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