Gela, chiude pasticceria dopo 110 anni. "In ginocchio per il Covid"

Sicilia

Il proprietario, Giuseppe Incardona, 75 anni, ha deciso di abbassare le saracinesche perché "il Coronavirus mi ha messo completamente in ginocchio. Difficile andare avanti e anche trovare chi voglia farlo al posto mio"

Chiude una delle pasticcerie più antiche d'Italia, fondata 110 anni fa a Gela, in provincia di Caltanissetta. Il proprietario, Giuseppe Incardona, 75 anni, ha deciso di abbassare le saracinesche perché "il Coronavirus mi ha messo completamente in ginocchio. Difficile andare avanti - continua Incardona - e anche trovare chi voglia farlo al posto mio. Non trovo nessuno a cui affidare la pasticceria. Tutti sono sfiduciati dopo questo tempo difficilissimo".

Pasticceria fondata nel 1910

Nel 1910 fu il nonno Giuseppe Incardona ad avviare l'attività commerciale, presente adesso in via Navarra, nel cuore del centro storico. E quale riconoscenza per l'impegno e l'eccellenza, già prima delle guerre mondiali gli venne assegnato il 'Diploma medaglia d'oro confermativa e gran distintivo' dalla Pro industria - commercio, arte, scienza d'Italia. Una iscrizione nel Libro d'oro di Italia che dopo un secolo di storia rischia di essere archiviata. "Per tre mesi - ha detto l'artigiano - ho dovuto chiudere tutto e sono orgoglioso di aver rispettato tutte le normative. Non è stato così per alcuni colleghi e decine di clienti li ho perduti per questo motivo. Nessuno vuole spendersi nell'artigianato quello sano, adesso in molti non utilizzano più i prodotti naturali di un tempo, tanti non vogliono rischiare dopo questa emergenza e non mi rimane altro che chiudere".

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