Milazzo, trovato il corpo del militare annegato per salvare 15enne

Sicilia
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A confermarlo i vigili del fuoco e la capitaneria cittadina. A ripescare il secondo capo della guardia costiera è stato l’equipaggio della motovedetta della capitaneria di porto, sulla quale il sottufficiale aveva prestato servizio

È stato ritrovato stamani al largo di Milazzo (in provincia di Messina) il corpo di Aurelio Visalli, 40 anni, secondo capo della guardia costiera di Milazzo, scomparso ieri tra le onde dopo essersi tuffato in mare per salvare due adolescenti di 15 e 13 anni in difficoltà, il maggiore dei quali era finito al largo. A confermarlo i vigili del fuoco e la capitaneria di Milazzo. 

Sulla morte del sottufficiale la procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) ha aperto un'inchiesta volta ad accertare se al momento del soccorso i militari della Capitaneria erano dotati di tutta l'attrezzatura necessaria. Intanto il corpo della vittima è stato trasportato in Comune dove è stata allestita una camera ardente per l'ultimo saluto di colleghi e cittadini.

Il premier Conte: "Rendiamo merito al suo coraggio"

"La morte del sottufficiale della Guardia costiera Aurelio Visalli - scrive in un post il presidente del Consiglio Giuseppe Conte -, che per salvare una giovane vita ha sacrificato la propria, unisce il Paese in un profondo dolore. Esprimo il mio cordoglio alla famiglia e rendiamo tutti merito al coraggio di un valoroso servitore dello Stato".

Il ritrovamento

A ripescare il cadavere è stato l'equipaggio della motovedetta della capitaneria di porto sulla quale il sottufficiale aveva prestato servizio. Il ritrovamento è avvenuto stamattina a nord del punto dove Visalli si era tuffato per salvare i ragazzini, in balia delle onde alte 7 metri, ad una cinquantina di metri dalla costa nota come "puntitta", nella baia del Tono. Si tratta dello specchio d'acqua dove si erano intensificate le ricerche aeree, terrestri e marittime, ieri pomeriggio fino a tarda serata. Il corpo del sottufficiale è stato trasportato con la stessa motovedetta fino al porto e da qui trasferito all'obitorio.

È stato un uomo a scorgere dalla spiaggia il corpo in mare di Aurelio Visalli, e ad avvertire subito la Capitaneria di porto. "Ero a Tono con altre persone per dare una mano e abbiamo individuato dalla spiaggia il corpo in acqua - racconta l'uomo -, lo abbiamo riferito subito agli uomini della Guardia costiera che hanno poi recuperato purtroppo il cadavere del loro collega". Secondo quanto riferito dai guardacoste, il sottufficiale sarebbe stato centrato in pieno da un'onda che gli avrebbe fatto perdere i sensi non riuscendo così a risalire sulla motovedetta.

Intanto uno dei due ragazzini, in un post su Facebook poi cancellato, ha smentito la ricostruzione di quanto accaduto: "Sono sano e salvo. Mentre facevo le capriole in spiaggia, a me e al mio amico ci prende in pieno un'onda e mi trascina al largo. Nessuno si è buttato, quindi prima di dire che qualcuno è morto per salvare me... C....e". Sui social c'è anche un video di uno dei due ragazzi che racconta di essere stato travolto e portato in mare aperto da un'ondata e di essersi salvato da solo riuscendo a tornare a riva.

Il sindaco di Milazzo: "Non è il momento delle polemiche sui ragazzi"

"I ragazzi devono capire che non si scherza con il mare agitato che si è portato via tanta gente a Milazzo negli anni, però dico anche alla gente che adesso è inutile accanirsi contro i ragazzini - afferma il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica -. Adesso bisogna stringersi intorno alla famiglia di Aurelio Visalli e alla Capitaneria. Senza cercare necessariamente la polemica soprattutto con gli adolescenti, loro devono trovare il momento per elaborare quello che è accaduto. Hanno percepito di avere rischiato la vita e penso che abbiano chiaro che una persona è morta nel tentativo di salvarli, e penso questo possa bastare - aggiunge -. Quello che ho visto ieri e oggi sui social con insulti, minacce e auguri di cose terribili a quei due ragazzi non mi è piaciuto, anche se loro hanno sbagliato a scrivere qualcosa. Non è facendo lo stesso errore che si risolvono le questioni".

Il cognato: "Poteva essere salvato"

"Mio cognato poteva essere salvato, ci sono responsabilità molto gravi per le dinamiche con le quali lo hanno costretto ad intervenire e responsabilità dei soccorsi assolutamente in ritardo e inefficaci". Lo dice il capo dei vigili urbani di Venetico Antonio Crea, cognato di Aurelio Visalli. "Faccio queste affermazioni forti - prosegue Crea - perché inizialmente a mio cognato e a due sue colleghi era stato vietato di intervenire con la motovedetta perché il mare non lo consentiva, poi gli è stato chiesto di intervenire da terra ma come potevano farlo senza attrezzatura, non avendo né giubbotti di salvataggio, né salvagenti, mute, corde o altro? E' stata una follia". "Avevano solo un piccolo salvagente con una cordicella per tirarla ai due giovani - spiega -. Mio cognato tra l'altro era motorista e sotto capo, sicuramente non era compito suo. Nel frattempo uno dei ragazzi è riuscito a tornare a riva mentre l'altro attendeva aggrappato ad una boa". L'uomo prosegue: "A questo punto mio cognato e gli altri due nonostante non avessero l'equipaggiamento adatto si sono gettati in mare in mutande togliendosi la divisa per salvarlo". "Ad un certo punto mio cognato è stato investito dalle onde e nessuno lo ha più visto - aggiunge - Nessuno ha tentato di salvarlo nemmeno i suoi due colleghi perché il mare era troppo forte. E dalle 13 alle 19 prima che arrivasse l'elicottero nessuno lo ha cercato veramente. Lo hanno cercato con pochi mezzi, questo anche perché la Capitaneria di Milazzo non era dotata di una nave che potesse affrontare le onde e questo ritengo sia gravissimo, così come non concepisco che ai soccorritori è stato detto di cercarlo dalla spiaggia e a noi familiari non era stato detto nulla e lo abbiamo dovuto apprendere dalla stampa". Per il cognato "ci sono molti punti oscuri in questa vicenda, su come si sono svolte le ricerche che ripeto sono iniziate troppo tardi, pretendiamo chiarezza. Inoltre non capisco perché non si voglia fare l'autopsia e chiudere invece la vicenda così senza fare gli opportuni accertamenti - sostiene - Ora ci hanno promesso i funerali di Stato ma noi vogliamo solo la verità".

Colleghi in lacrime

Aurelio Visalli viveva a Venetico, lascia la moglie e due figli. Si era arruolato in Guardia Costiera 20 anni fa superando un concorso per "secondo capo" e dopo varie esperienze in diverse parti d'Italia era tornato in Sicilia, a Milazzo. I colleghi lo ricordano tra le lacrime: "Era una persona sempre disponibile e pronto a fronteggiare le problematiche lavorative quotidiane di tutti, sacrificandosi per gli altri. L'ultimo sacrificio lo ha fatto proprio ieri per aiutare quel ragazzo". Tutta la città di Venetico si stringe accanto alla famiglia. E anche a Milazzo diverse persone sono ferme davanti alla capitaneria di porto, consolando i colleghi dell'uomo.

"Conoscevo Aurelio da quando eravamo piccoli, siamo cresciuti insieme. È sempre stato una persona molto disponibile, simpatica e riservata e ha sempre aiutato tutti. Ha due fratelli e proviene da una famiglia molto perbene, sua madre era maestra e sono tutti cresciuti con determinati valori", racconta V. A., un'amica d'infanzia. "Viveva a Venetico con la moglie, un figlio e una figlia di 10 e sei anni, una splendida famiglia. Quando era giovane - aggiunge - con i suoi fratelli era spesso a Rometta perché suo padre era originario di qui e ci ritrovavamo in piazza. Sono molto addolorata: era una persona molto generosa e lo ha dimostrato anche questa volta soccorrendo quei ragazzi".

Sospesa visita Di Maio: "Per rispetto di Aurelio e famiglia" 

"Abbiamo ritenuto doveroso, per rispetto di Aurelio e della sua famiglia, sospendere la visita del ministro Luigi Di Maio che era prevista per oggi a Milazzo". Lo scrive su Facebook, la senatrice M5s, Barbara Floridia, dopo il ritrovamento del corpo del sottufficiale Aurelio Visalli. Secondo il programma del tour elettorale di oggi in Sicilia, Di Maio nel pomeriggio avrebbe dovuto incontrare i cittadini di Milazzo in un bar. "Un velo di tristezza è calato sul nostro comprensorio, per questo abbiamo ritenuto doveroso sospendere la visita del ministro", spiega la senatrice Floridia. "Siamo dispiaciuti e addolorati per la tragedia accaduta al sottufficiale della Capitaneria di porto - prosegue - Questo dolore ci ricorda però il profondo senso del dovere e la ricchezza di umanità che abita dentro molti italiani, molti nostri vicini, molti concittadini".

Sospesa anche la tappa del tour elettorale a Barcellona Pozzo di Gotto. Di Maio si recherà a Barcellona ma solo per un incontro privato, il comizio in piazza invece è stato annullato. Al momento è confermata la tappa di Termini Imerese (Palermo) in serata. 

Di Maio: "Ci lascia da eroe"

"Ci lascia da eroe. È una giornata triste per tutti noi - scrive in un tweet il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio -. È stato ritrovato il corpo del sottufficiale Aurelio Visalli, tuffatosi in mare per salvare la vita di un 15enne nelle acque di Milazzo. In questo momento di dolore, un abbraccio e la solidarietà dello Stato alla famiglia".

Tofalo: "Notizia addolora la Difesa tutta"

"La notizia della morte in mare del Secondo Capo della Guardia Costiera Aurelio Visalli addolora la Difesa tutta - scrive il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo -. Il suo è stato un gesto eroico, non ha esitato ad intervenire per soccorrere due bagnanti in difficoltà nel golfo di Milazzo. Ha dimostrato grande coraggio e altruismo, qualità proprie dei nostri militari che non esitano a mettere a rischio la propria vita per l'incolumità altrui. In queste ore di profondo dolore, stringo in un forte abbraccio la famiglia, gli amici ed i colleghi del Sottufficiale. Alla moglie, ai figli, ai suoi affetti più cari esprimo sentimenti di profondo cordoglio - aggiunge Tofalo -. Espressioni di vicinanza li indirizzo al Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Giovanni Pettorino, al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone e a tutto il personale della nostra Marina Militare".

"Vicinanza" e "cordoglio" alla famiglia e alla Guardia costiera sono state espresse anche dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, intervenuto a Saluzzo (in provincia di Cuneo) in occasione delle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. "Ricordiamo lui e tutte le persone che mettono il loro impegno e la loro vita al servizio dei cittadini e delle istituzioni", ha detto il ministro.

Condoglianze anche da parte del Dipartimento della Protezione Civile: "Altruismo e coraggio hanno guidato il gesto del Sottufficiale e drammaticamente la sua morte ci ricorda i rischi che ogni giorno affrontano gli operatori del soccorso - si legge in una nota -. Nel porgere le più sentite condoglianze ai familiari per la grave perdita, il Capo del Dipartimento, Angelo Borrelli, rinnova la stima e la gratitudine per tutti coloro che quotidianamente lavorano nei diversi ambiti della protezione civile". 

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