Coronavirus Sicilia, Razza: “Stiamo ricostruendo i contatti della escort di Modica”

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L'assessore regionale alla Salute ha poi condiviso l'appello del sindaco Ignazio Abbate, invitando i cittadini che sanno di aver avuto rapporti con la donna a sottoporsi ai test. Ieri individuati due presunti clienti

"L'Asp a Modica sta lavorando molto intensamente per ricostruire i contatti della escort che si è fermata per un periodo di tempo nel paese ibleo. Io faccio mio l'appello del sindaco di Modica a tutti i cittadini che dovessero aver avuto un qualche contatto interpersonale”. Così l’assessore regionale alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, parlando del caso della escort peruviana risultata positiva al coronavirus e che per 15 giorni si è fermata a Modica. Da giorni, infatti, il primo cittadino, Ignazio Abbate, sta invitando i suoi concittadini che sanno di aver avuto contatti con la donna a sottoporsi al tampone o al test sierologico.

Alla luce dell'accaduto, Razza ha poi espresso la necessità di “fare una ulteriore riflessione in più, magari capire che tra le categorie oggetto di censimento e di approfondimento dal punto di vista dello screen potrebbero esserci tutti quei settori nei quali la diffusione del contagio si presta ad essere particolarmente più alta nel rischio”, ha dichiarato. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN SICILIA)

Individuati due presunti clienti

Intanto, ieri la polizia locale di Modica ha individuato due presunti presunti clienti della giovane, uno dei quali è risultato negativo al tampone. Il secondo, invece, si trova in quarantena da ieri mattina ed è stato segnalato all'Asp. Nel frattempo, le ricerche non si fermano nella speranza di riuscire a individuare tutti i contatti avuti dalla donna durante il suo soggiorno nel Ragusano. “Almeno 2 o 3 clienti al giorno per 10 giorni - afferma il sindaco Abbate - si traducono in almeno 30 persone che possono aver contratto il virus e averne contagiate altre a casa o al bar”.

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