Coronavirus, in Sicilia 936 positivi e 25 decessi. In casa riposo Villafrati 72 casi. LIVE

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Ricoverati 399 pazienti, di cui 80 in terapia intensiva, e 33 persone guarite. Nell'ospizio, 50 anziani e 22 dipendenti della Rsa sono malati di Covid-19. Intanto, ieri sera sono giunte sulll'Isola le prime auto rimaste bloccate nel pomeriggio a Villa San Giovanni

Sono 936 le persone positive al Coronavirus in Sicilia finora, 137 in più rispetto a ieri. Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 8.374. Sono ricoverati 399 pazienti, di cui 80 in terapia intensiva, mentre 537 sono in isolamento domiciliare, 33 guariti e 25 deceduti.
Sono invece 72 le persone risultate positive al coronavirus nella casa di risposo Villa delle Palme a Villafrati, comune dichiarato zona rossa dal governatore siciliano Nello Musumeci. "I dipendenti sono stati informati e sono in quarantena insieme alle famiglie", ha spiegato il sindaco, Francesco Agnello.
Ieri sera, le prime auto rimaste bloccate a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) sono state imbarcate (FOTO). Circa un centinaio di persone, tra cui anche donne incinta, hanno così potuto raggiungere la Sicilia. Altre 100 persone dovranno restare in quarantena in un hotel di Reggio Calabria.
Intanto, Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, annuncia che verrano utilizzati dei droni per controllare la città. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE)

19:18 - Anci Sicilia: "Moltiplicare verifiche con tamponi"

"Moltiplicare su tutto il territorio regionale la verifica attraverso tamponi è una scelta condivisa che anche l'anci Sicilia ha fatto propria in occasione dell'ultimo ufficio di presidenza, svoltosi in videoconferenza il 23 marzo scorso. Auspichiamo che all'attivazione di un laboratorio all'ospedale Umberto I di Siracusa per le procedure diagnostiche di Covid-19 possano aggiungersi, presto, altri laboratori privati accreditati con il fine di estendere l'esecuzione dei tamponi rino - faringei a tutte le categorie a rischio di contagio". Lo dice Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia. "Dotare la Sicilia di una maggiore capacità di effettuare ed elaborare i tamponi è un'esigenza primaria per arginare il contagio - continua Orlando - e un attento screening dei potenziali soggetti a rischio, anche asintomatici, è certamente una delle misure necessarie a contenere questa devastante pandemia".

19:05 - Quarta vittima tra contagiati ospedale Sciacca

Una donna di 77 anni di Sciacca (Agrigento), contagiata dal coronavirus, è morta oggi all'ospedale "Gravina" di Caltagirone, dove era stata trasferita per l'aggravarsi delle sue condizioni. È la quarta vittima (tre di Sciacca, una di Ribera) tra pazienti che nelle settimane scorse erano state ricoverate nel reparto di Medicina del "Giovanni Paolo II" di Sciacca, dopo che un medico era risultato positivo al Covid-19. A dare la notizia del decesso della donna è stato il sindaco Francesca Valenti, che ha espresso preoccupazione in merito all'orientamento di destinare un piano dell'ospedale di Sciacca (dove si trovano le unità operative di Medicina, Chirurgia e Rianimazione) in un centro anti Covid da 80 posti letto da destinare ad eventuali nuovi contagiati.

18:30 – Musumeci: “Accesso a cassa integrazione per Terzo settore”

Raggiunto questo pomeriggio l'accordo regionale sulla cassa integrazione in deroga, al termine di una riunione in videoconferenza convocata dall'assessore regionale del Lavoro, Antonio Scavone, con l'Inps, l'Anpal e i rappresentanti delle forze sociali, datoriali, del mondo delle professioni e del terzo settore più rappresentative. "Un risultato soddisfacente - ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - che permette, grazie a procedure più semplificate e concertate con tutti gli interessati, di accelerare la corresponsione di un sostegno al reddito ai lavoratori sospesi e a rischio di espulsione dai processi produttivi a causa dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Tra le novità più significative l'accesso alla Cassa integrazione degli operatori del Terzo settore". I datori di lavoro che hanno sospeso la propria attività potranno richiedere trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga per la durata della sospensione del rapporto di lavoro.

18:18 – Palermo, Orlando: “Mercato ortofrutticolo resterà chiuso”

"Dopo giorni intensi nei quali tutti, dal Comune di Palermo alla Prefettura e alle forze dell'ordine, hanno studiato le possibili soluzioni per riaprire senza rischi di assembramenti e di contagi il mercato ortofrutticolo in modo da garantire anche il corretto approvvigionamento alimentare alla città e lo svolgimento di un'importante attività economica, prendiamo atto dell'intransigenza di alcuni che pretendono di mortificare i diritti della collettività". Lo ha detto in una nota il sindaco Leoluca Orlando, commentando la scelta dei concessionari di rifiutare l'ultima proposta organizzativa del lavoro al mercato elaborata dal Comune, dalla Prefettura e dalle forze dell'ordine. "Il mercato ortofrutticolo - sottolinea il primo cittadino- resterà quindi chiuso fino a quando i concessionari non accetteranno a questo punto tutte, e senza alcuna ulteriore discussione, le condizioni non modificabili decise da tutte le autorità competenti per garantire il rispetto delle regole".

18:01 – Sanificazioni e quarantena per 15 soggetti a Caccamo

L'amministrazione comunale di Caccamo (in provincia di Palermo) ha disposto la sanificazione dell'ufficio postale, di un istituto di credito e due esercizi commerciali e la quarantena di 14 giorni per una quindicina di persone, che potrebbero essere state in contatto con un paziente di 45 anni colpito dal Covid-19, primo caso nel paese. L'ufficio postale resterà aperto nei prossimi giorni e funzionerà in modo regolare.

17:42 – Presidenza Regione Siciliana: “Musumeci non può autorizzare spostamenti”

Le vigenti disposizioni non prevedono, né consentono, alcuna autorizzazione, da parte del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in merito agli spostamenti dall'estero, sul territorio nazionale e nello Stretto di Messina verso l'Isola. I requisiti e le modalità sono infatti stabiliti dal decreto del presidente del Consiglio del 22 marzo e dai decreti interministeriali della Salute e delle Infrastrutture del 18 e 24 marzo. Lo precisa una nota della presidenza della Regione Siciliana.

17:33 – Spaccio di droga a domicilio: un arresto

In periodo di quarantena la droga viene consegnata a domicilio. Questo è quanto hanno scoperto i carabinieri della compagnia di Monreale (in provincia di Palermo) che hanno arrestato per detenzione di droga R.G, palermitano di 30 anni, fermato dai militari nella zona di San Martino delle Scale. Non appena ha visto i carabinieri il giovane ha cercato di fuggire e buttare 8 grammi di eroina dall'auto. Raggiunto ha ammesso di essersi allontanato dal capoluogo per consegnare la droga a domicilio. Poco dopo una giovane di 25 anni è stata denunciata per detenzione di droga nella zona di Santa Cristina Gela. La giovane è stata bloccata, mentre nell'auto sono stati trovati pochi grammi di marijuana. La ragazza ha raccontato che stava portando la droga ad un'amica in stato di gravidanza. I due quindi sono stati denunciati anche per il mancato rispetto delle norme sull'emergenza coronavirus.

15:44 – Positivo un paziente in ospedale a Trapani

È risultato positivo al Covid19 un paziente di Alcamo, ricoverato nel reparto di Cardiologia dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani. Avviata la sanificazione dei locali, compresi quelli dell'unità coronarica. Il reparto rimane aperto. Tamponi in corso per medici infermieri, ausiliari e pazienti.

15:35 – Sindaco di Siracusa: “Allargare reddito cittadinanza”

"Allargare la platea del reddito di cittadinanza per tutta la durata dell'emergenza coronavirus". Questa è la proposta del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, al Governo, come "forma di sostegno a tutte quelle persone rimaste fuori dalla misura, perché non rientravano nei parametri, e che oggi affrontano una nuova ed imprevista condizione di grande disagio". Il sindaco Italia sottolinea che si sta disegnando "una situazione sociale diversa rispetto a quella di due mesi fa. Ci sono famiglie che hanno visto ridurre, se non azzerare, i loro redditi perché hanno perso il lavoro o hanno dovuto rallentare o bloccare le proprie attività. Le misure previste dal decreto “CuraItalia” sono insufficienti per una moltitudine di famiglie e lavoratori autonomi trovatasi improvvisamente senza alcuna fonte di sostentamento”. In attesa di ulteriori provvedimenti del Governo ad aprile, secondo il primo cittadino di Siracusa è "necessario rivedere con estrema urgenza i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza, adottando uno strumento che consenta di fotografare il reddito delle famiglie a partire dal mese di marzo e fino alla fine dell'emergenza. Partire dalla valutazione reddituale corrente, legata alla situazione di disagio economico attuale che in considerazione anche della immobilità forzata, rischia di rendere la vita di migliaia di cittadini insostenibile”.

15:20 – Catania, due decessi in 48 ore all’ospedale Cannizzaro

Due decessi di pazienti Covid-19 positivi si sono registrati nell'ospedale Cannizzaro di Catania nelle ultime 48 ore. Sono un 50enne e un 74enne residenti nell'hinterland etneo. Entrambi affetti da altre patologie croniche, erano stati ricoverati nei giorni scorsi in Rianimazione con polmonite e insufficienza respiratoria.

15:15 – Morta funzionaria museo “Paolo Orsi” di Siracusa

Una funzionaria del museo regionale “Paolo Orsi” di Siracusa, risultata positiva al coronavirus, è deceduta. Si tratta di Silvana Ruggeri, 52 anni, collaboratrice di Calogero Rizzuto, il direttore del Parco archeologico scomparso nei giorni scorsi. La donna ha accusato sintomi influenzali ed è stata sottoposta al tampone proprio perché collaboratrice del direttore Rizzuto.

15:05 – Canicattì, sindaco chiede intervento dell’esercito

L'invio dell'esercito per presidiare gli accessi alla città e controllare le auto in entrata e in uscita è stata chiesta al prefetto di Agrigento dal sindaco di Canicattì (nell’Agrigentino), Ettore Di Ventura. Questa mattina il capo dell'amministrazione comunale ha inviato una richiesta formale in cui chiede "di fare intervenire personale dell'esercito per il controllo del territorio e l'applicazione delle misure di contrasto e contenimento dell'epidemia a presidio degli ingressi da e per Agrigento, Caltanissetta, Campobello di Licata, Naro e Delia".

15:00 – Seconda vittima a Messina

L’Asp ha confermato che l'uomo di 81 anni morto ieri pomeriggio alla clinica Cristo Re, per complicanze respiratorie, aveva il Covid 19. In mattinata era stato sottoposto a tampone per sospetto contagio di coronavirus e l'esito è stato positivo. Si tratta dunque della seconda vittima da Covid-19 a Messina.

14:40 – A Messina team sanitario in casa di cura

Attivato dal Policlinico 'G.Martino' di Messina, su sollecitazione dell'assessore regionale Ruggero Razza, un 'Covid team' per affrontare l'emergenza venutasi a creare nella casa di cura 'Come d'Incanto', dove nei giorni scorsi si era registrato un focolaio di Coronavirus. Il gruppo, secondo la nota del Policlinico, "agisce in coordinamento con l'azienda e con l'Asp. E così, verrà fornito un necessario supporto al personale che fino a oggi ha operato nella struttura". Inoltre, sono stati completati da parte dell'Asp Messina i tamponi su tutti i pazienti e il personale della casa di cura.

14:37 – Denunciate 4 persone a Palermo

La Polizia ha denunciato due palermitani di 47 e 55 anni trovati in un negozio, nel quartiere Brancaccio di Palermo, a comprare alcolici, un 78enne e un 25enne sorpresi in un negozio di casse e strumenti musicali. Per tutti l'accusa è di aver violato le misure imposte dal Governo per il contenimento del contagio da Covid-19.

14:28 – Vittoria, concessionari mercato a prefetto: “Più controlli”

I concessionari del mercato ortofrutticolo di Vittoria, il più grosso alla produzione per volume d'affari, secondo solo a quello di Fondi, nel Mezzogiorno, sono fortemente preoccupati per la loro salute in questo momento di emergenza sanitaria da coronavirus. Hanno scritto al prefetto di Ragusa e alle autorità competenti per chiedere di "adottare ogni forma di prevenzione e controllo utile a garantire il pieno e corretto espletamento delle operazioni commerciali nel rispetto della tutela della salute delle centinaia di operatori che popolano la struttura mercatale". Il loro appello nasce dall'esigenza di tutelare sia la salute degli operatori del mercato ma anche quella dei cittadini considerata l'enorme movimentazione di prodotti orticoli che viene fatta nella struttura commerciale.

14:26 – Messina, operatori lasciano Rsa: sono quasi tutti positivi

La maggior parte degli operatori che lavorano nella casa di riposo "Come d'incanto" di Messina hanno lasciato la struttura dopo essere rimasti all'interno della Rsa da giovedì scorso senza avere ricambio. Sono quasi tutti positivi al Covid-19 e dovranno essere messi in quarantena. Solo alcuni di loro sono rimasti per dare indicazioni sulla situazione degli anziani al “Covid team” mandato dal Policlinico. Ieri gli operatori avevano lanciato un grido di allarme perché stremati e senza personale e strutture sanitarie adeguate. Nella casa di riposo si era registrato nei giorni scorsi un importante focolaio con 20 anziani su 71 contagiati e 16 dipendenti risultati positivi: una ospite di 90 anni è deceduta al Policlinico, dove era stata ricoverata.

14:15 – In Sicilia 936 positivi e 25 decessi

Sono 936 le persone positive al Coronavirus in Sicilia finora, 137 in più rispetto a ieri. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell'Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale. Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 8.374. Sono ricoverati 399 pazienti (50 a Palermo, 126 a Catania, 91 a Messina, 1 ad Agrigento, 17 a Caltanissetta, 53 a Enna, 17 a Ragusa, 22 a Siracusa e 22 a Trapani) di cui 80 in terapia intensiva, mentre 537 sono in isolamento domiciliare, 33 guariti e 25 deceduti (1 ad Agrigento, Messina, Palermo e Siracusa, 2 a Caltanissetta, 6 a Enna e 13 a Catania). Il report relativo ai decessi fa riferimento alla provincia della struttura ospedaliera nella quale è avvenuta la scomparsa e non al luogo di residenza. Questa, invece, la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento 47, Caltanissetta 43, Catania 288, Enna 83, Messina 168, Palermo 186, Ragusa 21, Siracusa 52, Trapani 48.

13:32 – Asp Siracusa attiva sostegno telefonico per vittime di violenza

Il coordinamento Violenza di genere dell'Asp di Siracusa ha attivato un servizio di accoglienza telefonica con sostegno psicologico rivolto alle vittime di violenza chiamando i seguenti numeri: 3346819159 - 3294360100 - 3248344947. Al telefono rispondono psicologhe esperte che, a seconda dei casi, attiveranno tutte le misure necessarie a protezione delle vittime.

12:59 – Surf nel Ragusano: 4 denunce

Facevano surf a circa 200 metri dalla battigia nel litorale della Lanterna a Scoglitti, nel Ragusano. Quattro persone, di età compresa tra 49 e 22 anni, sono state denunciate all'autorità giudiziaria dai carabinieri di Vittoria per aver violato le ordinanze emanate a livello nazionale e regionale volte al contenimento dell'epidemia da coronavirus. Ai militari, che hanno chiesto se fossero informati del divieto di fare attività sportiva e di uscire da casa senza un valido motivo, hanno risposto che ne erano a conoscenza, ma che le condizioni del mare erano talmente favorevoli che sarebbe stato un peccato non approfittarne.

12:57 – Cila Elbat dona 60mila euro per emergenza coronavirus

La Cila Ebat dona 60mila euro per l'emergenza coronavirus. Il comitato di gestione della Cassa integrazione dei lavoratori agricoli ed Ente bilaterale agricolo territoriale, presieduto da Antonio Terrasi, ha deliberato all'unanimità di devolvere questa somma destinandola, su indicazione delle autorità sanitarie, all'acquisto di dispositivi e macchinari indispensabili per la cura e la prevenzione della diffusione del Covid-19. Le attrezzature acquistate con gran parte della somma - 50mila euro - saranno donate direttamente ad alcuni ospedali di Palermo e provincia, che saranno scelti in base alle necessità espresse dagli stessi nosocomi. Gli altri 10 mila andranno invece agli operatori del 118, la prima linea nella guerra alla diffusione del contagio. Con questa cifra saranno acquistati respiratori e ventilatori polmonari e caschi respiratori.
Dei 60 mila euro stanziati, 54 mila sono stati messi a disposizione dal Cila Ebat, ente che fornisce varie prestazioni per i circa 12 mila lavoratori agricoli in provincia. I restanti 6 mila euro arrivano invece dalle organizzazioni nazionali dei datori di lavoro agricolo (Cia, Coldiretti e Confagricoltura) e delle organizzazioni nazionali dei lavoratori agricoli (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil) firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti.

12:42 – Ance Palermo dona ventilatore a un ospedale

Il presidente di Ance Palermo, Massimiliano Miconi, ha consegnato all'ospedale pediatrico palermitano "Di Cristina" uno dei nove ventilatori polmonari non invasivi che l'associazione dei costruttori siciliani ha acquistato per destinarli alle nove province per sostenere il sistema sanitario dell'isola, già fortemente provato dall'epidemia di Covid-19. Alla consegna erano presenti il consigliere di Ance Palermo e vice presidente dei Giovani, Riccardo Galioto, il direttore generale dell'azienda Arnas-Civico, Roberto Colletti, e la dottoressa Maria Lucia Furnari dell'ospedale Pediatrico "Di Cristina”.

12:32 - A Caccamo primo paziente positivo

Un abitante di Caccamo (Palermo) è risultato positivo al coronavirus. L’uomo, che si trova ricoverato all'ospedale Vincenzo Cervello, è stato sottoposto a tampone, che ha confermato la positività. Lo ha comunicato il sindaco Nicasio Di Cola. "Saranno adottate tutte le misure di contenimento - dice il sindaco - per evitare il diffondersi del virus nella nostra città. Rivolgo ancora una volta a tutti voi, ora più che mai, l'invito a uscire di casa soltanto per motivi di necessità. Il rispetto di questa indicazione non è facoltativo ma è un obbligo". Adesso si sta cercando di risalire ai contatti che l'uomo ha avuto nell'ultimo periodo. 

12:29 - Quarantena in hotel a Reggio Calabria per 100 siciliani 

Resteranno in quarantena in Calabria le circa 100 persone giunte in auto fino a Villa San Giovanni e bloccate agli imbarcaderi dello Stretto di Messina perché non in regola con le disposizioni dettate dal governo per il contenimento del contagio del coronavirus. In particolare sono destinate a un hotel di Reggio Calabria, dove dovrebbero essere tutti trasferiti nel giro di qualche ora. Alcuni di loro hanno chiesto tuttavia di fare la quarantena nel loro comune di residenza e sono ancora alla stazione di Villa San Giovanni in attesa di notizie. Tante le proteste.

11:29 - A Messina droni per controllare la città

Il sindaco di Messina Cateno De Luca ha annunciato su Facebook l'utilizzo di droni in città per controllare e richiamare i cittadini che non rispettano i divieti. "Non vedo l'ora di controllare tutti con gli schermi - dice il sindaco -, droni ovunque, che come vi becca vi dirà: torna a casa, questa sarà la voce del drone". La voce registrata del sindaco dice: "Non si esce! Questo è l'ordine del sindaco De Luca e basta, vi becco a uno a uno".

9:35 – Imbarcate 150 persone per la Sicilia

Si allenta la tensione a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) dopo l'imbarco per la Sicilia (FOTO), nella scorsa notte, di un primo gruppo di 150 persone rimaste bloccate dopo la chiusura degli ingressi decretata per l'emergenza coronavirus. Per motivi di sicurezza, è stato deciso di effettuare l'imbarco dal porto di Reggio Calabria. In serata, intanto la polizia, ha distribuito pasti caldi agli automobilisti bloccati, tra loro anche famiglie con bambini. A Villa San Giovanni restano ancora 80 persone bloccate, ma l'intervento di stanotte ha permesso, quanto meno di allentare la tensione che si era creata nel piazzale di stoccaggio mezzi.

9:08 - Indagata infermiera di Modica positiva a test

È stata iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di epidemia colposa l'infermiera dell'ospedale 'Maggiore' di Modica trovata positiva al Covid-19. La procura di Ragusa ha infatti aperto un fascicolo e ha avviato le indagini per verificare se la donna avesse avuto sintomi che potevano in qualche modo metterla in allarme quando si trovava in servizio. Lo scorso 19 marzo quando si è avuta conferma della positività dell'infermiera che lavorava nel laboratorio di analisi dell'ospedale di Modica, il reparto è stato chiuso per un giorno per procedere alla sanificazione dei locali. I colleghi parasanitari e sanitari dell'infermiera sottoposti a tampone sono risultati negativi.  

8:45 - Giunte in Sicilia le prime auto dalla Calabra

Ieri sera sono giunte in Sicilia le prime auto rimaste bloccate nel pomeriggio a Villa San Giovanni (Reggio Calabria). Circa cento le persone, tra cui alcune donne incinta, che si sono imbarcate. Questa mattina è prevista la partenza di altri veicoli. Stando a quanto riferito, le persone in attesa di partire verso l’Isola sono state fatte accomodare in uno spazio ristretto, senza rispetto delle distanze di sicurezza o dispositivo per proteggersi.

8:00 - 72 contagiati nella casa di riposo di Villafrati

Salgono a 72 le persone trovate positive al coronavirus nella casa di riposo Villa delle Palme a Villafrati, di cui 50 anziani (uno dei quali è deceduto ieri al Covid Hospital di Partinico) e 22 operatori della RSA. "I dipendenti sono stati informati e sono in quarantena insieme alle famiglie", ha fatto sapere Francesco Agnello, sindaco del comune palermitano che ieri è stato dichiarato zona rossa dal governatore Nello Musumeci. "Invito tutti quelli che hanno avuto contatti con loro a informarci in modo da avviare un monitoraggio", ha aggiunto.
Nella giornata di ieri si sono tenute diverse riunioni, anche con i vertici della Regione, per “coordinare gli interventi e garantire il sostegno alla nostra comunità in questo momento difficile”, ha spiegato ancora i sindaco. “Dobbiamo stare uniti. Le istituzioni sono accanto a noi. La nostra vita in questi giorni cambierà, ma se rispettiamo le direttive eviteremo che il virus si propaghi”, ha concluso Agnello.

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