In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Concorsi truccati all'università, ministro Bussetti: “Se confermato li cancelleremo”

Sicilia

“Il Ministero si costituirà parte civile per chiedere il risarcimento dei danni ai professori di cui verrà accertata la responsabilità” ha detto ancora il titolare del dicastero dell'Istruzione in un’intervista al Messaggero dopo l’inchiesta di Catania 

Condividi:

"Se tra gli indagati ci sono dei colpevoli, sarà la magistratura ad appurarlo. Tuttavia il Ministero non starà a guardare. Certamente si costituirà parte civile per chiedere il risarcimento dei danni ai professori di cui verrà accertata la responsabilità”. Così, dopo l’inchiesta di Catania sui concorsi universitari, che ha portato alla sospensione del rettore e di nove docenti dell’Ateneo catanese, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti parla – in un’intervista al Messaggero – delle azioni che il Miur metterà in atto per "tutelare la nostra università" e "le migliaia di persone che quotidianamente ci lavorano onestamente". Il titolare del dicastero, che ha sottolineato “Non faremo sconti a nessuno”, ritiene anche necessaria "una proposta politica e legislativa che metta in sicurezza il mondo universitario, il reclutamento e il collocamento dei docenti. Ci stiamo già lavorando. Spero di riuscire ad annunciarla molto presto".

Chiesta lista dei docenti coivolti

Bussetti è cauto con i giudizi: "Si tratta, al momento, soltanto di indagati. Occorre ovviamente attendere le decisioni definitive dei giudici. Ma anche qualora risultassero colpevoli, ciò non sarebbe sufficiente ad infangare il lavoro di tutti". Qualora ci fossero dei concorsi che risultassero truccati, saranno annullati - spiega -. Il nostro ordinamento ha tutti gli strumenti per consentire il ripristino della legalità violata" e "abbiamo immediatamente richiesto alla Procura di Catania di fornirci la lista completa dei nomi dei docenti coinvolti nell'indagine penale. E procederemo conseguentemente a sospenderli non solo dalle commissioni di concorso, ma da qualsiasi eventuale rapporto di collaborazione in essere con il Miur".