Strage di via d'Amelio, Fiammetta Borsellino: “Il depistaggio fu una grave offesa”
SiciliaLa figlia del magistrato Paolo Borsellino, assassinato da Cosa nostra il 19 luglio 1992, ha ricevuto il Premio Eccellenza Franco Salvatore che quest'anno ha attribuito i riconoscimenti alle donne impegnate nel sociale
"Abbiamo avuto indagini e processi fatti male. Oggi si sta cercando di capire grazie all'attività di nuove Procure perché tutto questo sia avvenuto. È ovvio che questo depistaggio, per quanto grossolano, è veramente un'offesa non soltanto all'intelligenza della nostra famiglia ma dell'intero popolo italiano", ha dichiarato Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo Borsellino, assassinato da Cosa nostra assieme ai cinque agenti della scorta il 19 luglio 1992, prima di ricevere il Premio Eccellenza Franco Salvatore nell'ambito del Magna Grecia Awards.
Il premio a Fiammetta Borsellino
La manifestazione, che si è svolta nella sera di sabato 18 maggio nel teatro comunale di Massafra, in provincia di Taranto, è giunta alla sua ventiduesima edizione. Quest'anno sono stati attribuiti riconoscimenti a donne resilienti impegnate nel sociale. Il premio è ideato dallo scrittore, attore e regista tarantino Fabio Salvatore.
Il depistaggio
"Nel 2017 - ha aggiunto Fiammetta Borsellino - c'è stata una sentenza, quella conclusiva del Borsellino quater che ha definito quello di via d'Amelio il più grave e grande depistaggio della storia giudiziaria di questo Paese. Il depistaggio anche nella sua grossolanità ha avuto l'effetto che doveva avere, cioè il passare del tempo. E il passare del tempo in questi casi è deleterio, compromette quasi per sempre la possibilità di arrivare alla verità, ma non per questo si deve smettere di tendere ad essa perché significherebbe veramente perdere la speranza. E questo noi non lo riteniamo ammissibile".