Palermo, convalidato il fermo dell'uomo che ha strangolato la moglie
SiciliaL'uomo, che aveva già confessato il delitto, ha confermato la sua versione, ma ha escluso la premeditazione e la volontà di fuggire
È stato convalidato dal Gip Fabrizio Molinari il fermo di Moncef Naili, il cuoco tunisino accusato di aver strangolato il 17 aprile la moglie, Elvira Bruno, nel corso di una lite nella loro casa a Palermo. L'uomo, che aveva già confessato il delitto, ha confermato la sua versione, ma ha escluso, spiega il suo avvocato Antonino Cacioppo, la premeditazione e la volontà di fuggire. Nel corso dell'interrogatorio l'uomo ha detto di essersi reso conto di quanto aveva commesso e che avrebbe preferito morire lui al posto della donna. "Si è trattato di un raptus - ha aggiunto l'avvocato difensore - e non ricorda nulla di alcuni minuti. Non voleva fuggire, lo zaino era pronto perché doveva partire".