L'uomo sarebbe stato stroncato da un collasso cardio-circolatorio, forse per ingestione di anfetamine, prese prima del colpo. Nel corpo sono state trovate tracce di stupefacenti
I due bengalesi, arrestati ieri dalla polizia, sono stati scarcerati. Si tratta di Kabir Humayun, 44 anni, e Abdul Matin, 41 anni, che erano finiti in manette dopo la morte di Matteo Tresa, un rapinatore palermitano che aveva tentato di svaligiare il negozio di alimentari dove lavorava uno dei due, martedì 12 marzo.
Scagionati dall'autopsia
Entrambi erano stati arrestati con l'accusa di omicidio: la prima ipotesi della polizia è che fossero responsabili del decesso dell'uomo con il quale avevano avuto una colluttazione, dopo essere stati minacciati con una bottiglia. Invece, i due sono stati scagionati dall'esito dell'autopsia. L'uomo sarebbe stato stroncato da un collasso cardio-circolatorio, forse per ingestione di anfetamine, prese prima del colpo. Nel corpo sono state trovate tracce di stupefacenti.
La dinamica della rapina
Tresa era entrato nel negozio e aveva minacciato i due brandendo una bottiglia. I bengalesi avevano tentato di reagire prima minacciando il ladro con un bastone, poi immobilizzandolo nel corso di una violenta colluttazione. Sono stati i bengalesi comunque a chiamare il proprietario del negozio che ha poi dato l'allarme. Le scene della rapina sono state immortalate dalle videocamere di sorveglianza.