Catania, accusato di aver ucciso il padre: "Non ricordo nulla"

Sicilia
Foto di archivio (Fotogramma)

Si è svolto nella mattina di martedì 5 febbraio l'interrogatorio di garanzia nei confronti di Alberto Adriano Italia, accusato di aver ucciso il proprio genitore. L'uomo ha detto al Gip di non ricordare quanto accaduto

"Non ricordo, non so cosa sia successo". Sono queste le poche parole pronunciate da Alberto Adriano Italia, 37enne, durante l'interrogatorio di garanzia. L'uomo è accusato di avere ucciso suo padre, Gaetano, di 81 anni, colpendolo con calci, pugni e un oggetto contundente. Dopo l'omicidio, Alberto Adriano avrebbe avvolto il corpo in una coperta e poi lo avrebbe nascosto in un mobile. L'uomo, assistito dall'avvocato Giuseppe Marletta, è stato interrogato nella mattina di martedì 5 febbraio dal Gip, Loredana Pezzino, per l'udienza di convalida del suo arresto in flagranza differita, eseguito domenica 3 febbraio dagli agenti della squadra mobile. La Procura di Catania, con il sostituto Martina Bonfiglio, del pool reati contro la persona coordinato dall'Aggiunto, Ignazio Fonzo, ha chiesto l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.

Le accuse

Ad accusare Italia ci sono le dichiarazioni, raccolte dalla polizia, del fratello dell'indagato, Carmelo Angelo, di 48 anni, testimone oculare dell'aggressione scaturita da futili motivi. Il fratello, però, non sarebbe intervenuto a difesa del padre perché impaurito dall'aggressività dimostrata da Alberto Adriano. Gli agenti hanno raccolto anche le testimonianze di alcuni vicini che hanno detto di aver visto l'arrestato trasportare da solo il mobiletto in cui aveva nascosto il cadavere del padre, avvolto in una coperta. Gli sportelli si sarebbero aperti e il corpo dell'anziano è caduto a terra. A quel punto il figlio avrebbe cercato di strascinarlo in strada, tirandolo per i piedi, ma è stato visto da alcune persone che hanno chiamato la polizia.

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