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Luca Piscopo, morto a 15 anni dopo il sushi: il processo e il ricordo degli amici

Campania

A un anno dalla tragedia, quando il 15enne morì dopo aver mangiato presso un ristorante il 23 novembre, il ragazzo napoletano sarà ricordato al Bosco di Capodimonte davanti all’albero piantato in sua memoria

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Si era sentito male dopo un pranzo, il 23 novembre del 2021, presso un ristorante di sushi nel Vomero, fino a che la sua situazione non si è aggravata e il 2 dicembre, esattamente un anno fa, arrivò il decesso.

Il ricordo

Quest'oggi dalle 15 i suoi compagni di classe del liceo Pansini di Napoli, con tutti gli amici del ragazzo, hanno organizzativo un ricordo all'interno del bosco di Capodimonte, davanti a un albero che venen piantato in sua memoria. "La nostra classe senza di te è priva di un punto di riferimento - dice la lettera che gli amici gli hanno dedicato - ed è proprio questo che eri per noi, un'ancora a cui aggrapparci nei momenti di smarrimento. Eri l'unico in grado di guidarci ed indirizzarci verso ciò che era più giusto, dispensavi consigli a chiunque ne avesse bisogno, donavi colore anche alle giornate più buie e con il tuo sorriso e i tuoi allegri modi di fare trasmettevi a tutti gioia e leggerezza. La.tua assenza si fa ancora sentire: in certi giorni più di altri ci sentiamo tristi e scoraggiati...", e ancora: Abbiamo deciso di avviare diversi progetti in tua memoria; uno di questi è il Premio NarrAzione, che da quest'anno ha preso il tuo nome. Una delle tue ambizioni era quella di essere ricordato, ed è ciò che questo tributo aspira a fare: ci auguriamo che questi giovani emergenti nella scrittura e nel disegno realizzeranno i loro elaborati conservando nella mente e nel cuore un piccolo spazio per la tua memoria".

Le indagini

Sul fronte delle indagini la Procura di Napoli ha già inviato un avviso di conclusione al titolare del ristorante dove Luca consumò il pasto insieme con alcune amiche che accusarono anche loro i sintomi di una intossicazione, e al medico di base che lo ebbe in cura. Nei confronti di entrambi gli inquirenti hanno ipotizzato il reato di omicidio colposo. A seguire la famiglia in questo doloroso iter giudiziario è l'avvocato Marianna Borrelli.