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Scuola: studenti in piazza a Napoli, "Non si può morire studiando"

Campania

Il corteo partito da piazza Garibaldi è giutno alla sede dell'Ufficio scolastico regionale. Flash mob davanti alla sede del Pd: studenti si versano vernice rossa addosso

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Studenti in piazza oggi a Napoli, come in altre città italiane, contro la riforma della 'Buona Scuola' e in memoria dei due ragazzi morti nei giorni scorsi mentre svolgevano stage nell'ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, Lorenzo e Giuseppe. La manifestazione è stata indetta dal Coordinamento Kaos, da Unione degli Studenti Napoli, da Studenti autonomi napoletani e dal Coordinamento Studenti Flegrei.

Il corteo

Il corteo è partito da piazza Garibaldi ed è diretto alla sede dell'Ufficio scolastico regionale. Tantissimi gli striscioni e i cartelli che ricordano i due giovani. Ad aprire il corteo lo striscione 'Contro il vostro modello di scuola'. In piazza studenti di Napoli e anche tanti arrivati dall'area flegrea e dalla provincia. I ragazzi sfilano al grido di "Giuseppe e Lorenzo sono vivi e lottano insieme a noi. Le nostre idee non moriranno mai". Il corteo, preceduto dalle forze dell'ordine, ha attraversato pacificamente alcune strade della città. Secondo le forze dell'ordine i manifestanti sono sotto i mille mentre per i promotori le presenze arrivano a circa 2mila. Durante la manifestazione sono stati intonati cori contro il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.

Un momento della protesta - ©Ansa

Vernice rossa davanti sede del Pd a Napoli 

Nell'ambito delle proteste per la morte dei due giovani stagisti, tre studenti si sono versati addosso vernice rossa davanti alla sede regionale del Pd della Campania in via Santa Brigida a Napoli. Il flash mob è stato organizzato da 'Studenti autorganizzati campani' e 'Potere al Popolo ex opg'. Esposto uno striscione con le scritte 'C'at accise' ('Ci avete ucciso', ndr) e 'Le vostre mani sono sporche del nostro sangue'. Gli studenti hanno gridato al megafono le ragioni dell'iniziativa. "Siamo qui perché il Pd, autore della legge sulla 'Buona scuola' ha le mani sporche del sangue dei due ragazzi, Lorenzo e Giuseppe", dicono i portavoce dell'iniziativa.

I tre studenti con la vernice addosso - ©Ansa

Mani dipinte di rosso su portone ufficio scolastico 

Con le mani alzate e dipinte di rosso a simboleggiare il sangue degli studenti morti, un gruppo di manifestanti, a Napoli, si è schierato davanti alle forze dell'ordine ed è poi andato a battere le mani contro le porte dell'Ufficio scolastico regionale. Il corteo è così giunto a destinazione. Poco prima di arrivare, i manifestanti hanno acceso dei fumogeni. I ragazzi si sono schierati di fronte agli agenti ma la situazione è tranquilla. "I fumogeni rappresentano il sangue dei ragazzi che sono morti durante l'alternanza, che sono morti per la scuola, per il lavoro - ha detto Zidane, rappresentante di uno de collettivi promotori - siamo qui per ribadire la necessità di un cambiamento radicale della scuola affinché non si muoia più per la scuola che deve essere un mondo sicuro".