Coronavirus Napoli, De Magistris: “È incomprensibile che non riaprano i ristoranti”

Campania
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Così il sindaco del capoluogo campano: “Si rinvia al 21 maggio, non si sa per quale motivo. Questo è frutto dell’errore strategico e di visione politica che hanno messo in campo Governo e Regioni, tenendo fuori dalla ripartenza le città”

''È incomprensibile che a Napoli oggi non riapra la ristorazione come accade in tutta Italia e si rinvia, non si sa per quale motivo, al 21 maggio''. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenuto su Rainews24 (GLI AGGIORNAMENTILA SITUAZIONE IN CAMPANIA - LA NUOVA AUTOCERTIFICAZIONE). Il primo cittadino ha poi aggiunto: ''Questo è il frutto dell'errore strategico e di visione politica che hanno messo in campo il Governo nazionale e le Regioni fino ad ora tenendo completamente fuori dalla ripartenza le città, che sono quelle che conoscono il territorio, perché ci hanno abbandonato economicamente ma anche sulla regolamentazione e nella visione''.

De Magistris: "Per i Comuni solo elemosina, Governo inadeguato"

De Magistris ha proseguito: "Nel decreto per i Comuni c'è solo elemosina politica e istituzionale. Al Comune di Napoli, a fronte di un buco maturato in questi di due mesi di 200 milioni di euro e di una popolazione di un milione di abitanti, arriveranno in acconto solo 15 milioni di euro. Pur essendo da italiano un sostenitore di questo Governo devo dire che c'è inadeguatezza'. Non riesco a comprendere come il Governo non capisca che il conflitto sociale fino ad ora è stato contenuto perché nelle città si è messo in moto un meccanismo di solidarietà ma ci vuole poco perchè il conflitto diventi esasperazione, rabbia, questione di ordine pubblico e infiltrazione del crimine che orami è una certezza. Con il Governo ci eravamo lasciati con ben altri impegni e promesse e le misure che noi sindaci avevamo proposto sulle casse dello Stato sarebbero pesate pochissimo. Devo ritenere che se non si è fatto nulla allora o c'è incompetenza politica e istituzionale o tutto questo è voluto e non si vuole far ripartire l'Italia con una visione politica diversa''.

De Luca: “È il Ministero della Salute che deve dettare linee guida”

Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si è espresso sulle riaperture, che avverranno giovedì 21 maggio “per preparare con serietà le condizioni di igienizzazione e poi di sicurezza per i clienti, in questi tre giorni”. Il governatore ha poi sottolineato: “Il passaggio alla ripresa piena della vita economica e sociale era nelle cose. Ma ci siamo arrivati nel modo peggiore, moltiplicando elementi di confusione e di pericolo futuro”.

Il sindaco: "Domani chiamo De Luca"

Nel pomeriggio, de Magistris è intervenuto in diretta a Rai Radio1 ed è tornato sull'ordinanza del governatore De Luca, della quale il sindaco partenopeo non era al corrente: “No, non mi aveva avvisato - ha detto de Magistris - lui ora parla solo attraverso le dirette Facebook. Io lo chiamo, l'ho cercato, e anzi faccio un appello: mi farebbe piacere incontrarlo per costruire insieme la Fase2 e la Fase3, sarebbe un bel segnale". Poi ha aggiunto: "Non abbiamo incontri di lavoro con il governatore da almeno due o tre anni. E non ci sentiamo nemmeno al telefono. Spero che dopo questo appello ci si possa sentire, magari faccio la prima mossa e lo chiamo io domani mattina".

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