Bimba morta nel Salernitano, pm: vittima di ripetuti maltrattamenti

Il padre della bimba di otto mesi deceduta nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 giugno nel Salernitano è gravemente indiziato di ripetuti maltrattamenti che, secondo gli investigatori, "hanno causato la morte della minore quale conseguenza delle lesioni riportate, aggravate dall'omissione reiterata dei necessari soccorsi". Nella tarda serata di ieri, domenica 23 giugno, è stato eseguito un fermo d'indiziato di delitto per omicidio volontario aggravato nei confronti del 37enne, poi condotto in carcere. La madre della piccola è indagata in stato di libertà per concorso. Il provvedimento cautelare nei confronti del padre è stato adottato sulla base delle indagini effettuate dagli agenti della squadra mobile di Salerno, insieme ai colleghi del commissariato di Nocera Inferiore. 

Le indagini

Gli accertamenti dei poliziotti, coordinati dal sostituto procuratore Roberto Lenza, sono stati avviati in seguito all'intervento presso il pronto soccorso dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, dove la bambina, trasportata da un'ambulanza del 118, era giunta già priva di vita. La piccola presentava varie ecchimosi ed escoriazioni, per le quali, all'esito di un primo esame svolto dal medico legale, si è ritenuto necessario approfondire i fatti ascoltando i genitori, i testimoni e attraverso accertamenti specifici. Il sostituto procuratore ha disposto l'autopsia, che verrà effettuata oggi pomeriggio, lunedì 24 giugno, alle 15 nell'obitorio dell'ospedale di Nocera Inferiore dai medici legali Giuseppe Consalvo e Rosanna Di Concilio. L'esito dell'esame autoptico sarà decisivo per determinare l'esatta causa della morte della bimba.

Carfagna: "Bambini tesoro di tutti"

"Ci spezza il cuore e ci pone ancora una volta di fronte a una comunità che non ha saputo o potuto salvare questa piccola vita". Così Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e coordinatrice di Forza Italia. "La famiglia era attanagliata da problemi di povertà, tossicodipendenza, violenza e, in casi come questi, ogni cura deve essere dedicata alla prevenzione e alla protezione dei bambini, e si deve intervenire con decisione e fermezza per impedire queste tragedie. I bambini sono il tesoro di tutti, nessuno può voltarsi dall'altra parte - conclude Carfagna - o dirsi che le grida disperate di un bimbo non sono affari suoi".