Ai suoi legali Di Lauro ha confermato che in questi 14 anni non si è mai messo da Napoli insieme con la sua compagna, Cira Marino. La donna è indagata dalla Dda per favoreggiamento e per associazione mafiosa
Come è accaduto ieri, martedì 5 marzo, anche oggi Marco Di Lauro, ritenuto a capo dell'omonimo clan e arrestato sabato a Napoli dopo 14 anni di latitanza, nel carcere di Secondigliano si è avvalso della facoltà di non rispondere. Agli avvocati Carlo e Gennaro Pecoraro, è sembrato quasi spaesato e stupito delle accuse che gli vengono mosse dalle autorità giudiziaria.
I reati contestati
Il Gip Marco Carbone gli ha contestato il reato di associazione mafiosa finalizzata al traffico di stupefacenti in relazione a un periodo più ampio rispetto a quello a cavallo tra 2007-2008 che gli è stato contestato ieri dal Gip Carola. Ai suoi legali Di Lauro ha confermato che in questi 14 anni non si è mai messo da Napoli insieme con la sua compagna, Cira Marino. La donna è indagata dalla Dda per favoreggiamento e per associazione mafiosa.