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Suzuki GSX-8T e GSX 8TT. Dal passato al futuro della casa di Hamamatsu

Drive Club, la rubrica sui motori
Nicola Paolella

Nicola Paolella

La prima è una naked di ispirazione classica e alterna tratti morbidi ad altri marcati, decisi. La seconda non aggiunge solo una T al nome della sorella, ma molto di più

Disegnate dal Centro Stile Suzuki Europeo di Torino, si ispirano all’iconica T500 Titan del 1967, primo modello Suzuki importato in Italia. Offrono fascino classico, contenuti originali e tanta tecnologia a partire dal moderno ed apprezzato bicilindrico frontemarcia da 776 centimetri cubi.

Suzuki

LA GSX-8T è una naked di ispirazione classica e alterna tratti morbidi ad altri marcati, decisi. Per dirla alla maniera di Suzuki si sono seguite le linee guida del Retro Spirit, Next Generation Performance, come a dire si guarda alla storia per scrivere il presente e forse perfino il futuro. Il risultato non era affatto scontato, ma la moto è indubbiamente riuscita nell’estetica.

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Bella e snella nella parte posteriore, accattivante ed aggressiva in quella anteriore dove domina il faro circolare full led dalla parte bassa orizzontale, chiaro richiamo alla Titan 500 anche se, forse, in questo elemento si sarebbe potuto osare di più. Caratterizzanti anche gli specchietti Bar End, belli, vintage, aumentano il campo visivo del pilota ma bisogna fare l’abitudine ad ingombri leggermente superiori alla media. Le due novità della casa di Hamamatsu condividono, tra gli altri, telaio e motore. Il primo è in acciaio con il telaietto reggisella imbullonato e anch’esso in acciaio. Il secondo lo abbiamo apprezzato anche sulla GSX 8: bialbero, quattro valvole per cilindro, sprigiona 83 cavalli a 8500 giri/min con una coppia massima di 78 Nm il tutto condito da consumi dichiarati di 4,2 litri per cento chilometri nel ciclo misto WMTC. Ad ottimizzare il confort pensa il Suzuki Cross Balancer, un sistema di equilibratura a doppio contralbero, brevetto esclusivo Suzuki, in grado di ridurre drasticamente le vibrazioni. L’elettronica si affida al Suzuki Intelligent Ride System, sistema integrato che sovrintende le tre modalità di guida che operano su altrettanti livelli del controllo di trazione attraverso il ride by-wire, l’acceleratore elettronico, l’aiuto alla partenza che non fa spegnere la moto in caso di avvio “distratto” o in salita e il Bi-directional quick shift system con frizione antisaltellamento. 

In comune anche il reparto sospensioni che prevede una forcella Kyb con steli rovesciati da 43mm e un monoammortizzatore con leveraggio progressivo regolabile nel precarico. Di pregio anche l’impianto frenante con dischi flottanti da 310mm e pinze Nissin a 4 pistoncini ad attacco radiale all’anteriore mentre al posteriore troviamo un disco da 240mm. 

La strumentazione TFT LCD da 5 pollici è chiara e leggibile, una porta USB-C permette, inoltre, di ricaricare rapidamente i nostri dispositivi elettronici. 

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LA GSX-8TT non aggiunge solo una T al nome della sorella, ma molto di più.

La seconda T sta per Timeless, senza tempo ed è uno degli elementi che vanno a comporre un puzzle riuscitissimo. 

Il cupolino è ispirato alla GSX1000 in configurazione racing utilizzata nel campionato americano AMA negli anni ’80, il puntale slancia una moto che diventa, così, unica nel suo genere. Un’autentica instant classic, perfetta sintesi di carattere, nostalgia, qualità e prestazioni.

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