Leapmotor C10 REEV, il test drive del SUV cinese di Stellantis
Auto
La prova del SUV cinese parte del Gruppo Stellantis, qui il motore termico alimenta la batteria e si viaggia quasi sempre in elettrico. Quasi 1.000 km con il Range Extender
Il confort di un’elettrica senza quell’ansia di ricarica che spesso fa diffidare i clienti in fase di acquisto. Leapmotor C10 REEV prende il meglio dei due mondi, offrendo fino a 950 km di autonomia tra marcia in EV e termica.
L’acronimo REEV sta infatti per Range Extender Electric Vehicle, una tecnologia già utilizzata da diversi marchi che vede il motore termico alimentare la batteria e l’unità elettrica occuparsi della trazione. Ci si può comunque collegare anche ad una colonnina o ad una wallbox, fino a 6,6 kW in corrente continua e fino a 65 kW in DC per recuperare in 18 minuti dal 30 all’80% del range di percorrenza in elettrico.

Il design
Le forme di C10 REEV sono quelle di una segmento D, lunga 4,74 metri, con linee morbide e livigate e un frontale che porta in dote una mascherina scura molto espressiva nella quale sono integrati i gruppi ottici. Questi ultimi al posteriore corrono per tutto il portellone che apre su un bagagliaio di 400 litri di capacità, un po’ inferiore rispetto alle competitor a causa della presenza del motore elettrico. Grazie all’architettura Cell-to-Chassis però le batterie sono integrate nella scocca, offrendo tanto spazio a bordo. La plancia non ha tasti fisici, con i pulsanti presenti solo sul volante e due schermi, uno da 10,25’’ per il quadro strumenti e uno da 14,6’’ per l’infotainment che tuttavia al momento non offre la connettività con Apple CarPlay e Android Auto anche se grazie agli aggiornamenti da remoto tra qualche mese avremo anche il mirroring dello smartphone per entrambi i sistemi.
La cinese di Stellantis
Seppur cinese, Leamotor ha una partecipazione di Stellantis che distribuisce le vetture in Italia e in Europa. All’affinamento della dinamica di guida hanno partecipato dunque anche i tecnici di Balocco, rendendo l’auto più adatta ai clienti del Vecchio Continente anche in termini di sportività. La C10 REEV sfrutta una batteria a 28,4 kWh per un’autonomia complessiva in elettrico di 145 km nel ciclo misto, un motore elettrico da 158 kW, 215 CV e un 1.5 benzina da 68 CV. Interessante la possibilità di avere due livelli di frenata rigenerativa con diverse logiche di funzionamento per il sistema ibrido e per l’intervento del termico, sia quando la carica della batteria è bassa, sia quando la si vuole preservare. Si va dalla modalità EV+ che da sempre priorità all’elettrico, con il termico che lavora come Range Extender e non si attiva fino a che la batteria non è al 9%, all’EV, con il 1.5 che lavora quando l’accumulatore è al 25%, passando alla Fuel, con la guida in full electric quando la batteria è sopra all’80% e il Range Extender che si attiva quando la carica è inferiore a questa percentuale. Infine la Power+, con il termico sempre attivo per offrire il meglio delle prestazioni combinate. L’abitacolo è silenzioso e sembra davvero di muoversi su un’elettrica, merito anche di una tecnologia che di fatto non usa il motore endotermico per muoversi.
Gli allestimenti
Due gli allestimenti disponibili, con prezzo a partire da 37.400 euro che al lancio scendono a 33.900 euro. Una plug-in più anomala ma efficiente, una super ibrida, qualunque sia l’etichetta che si vuole affibbiare a Leapmotor C10 REEV, la verità è che questa cinese a ruote alte adotta una tecnologia intelligente e pratica, specialmente per chi è a caccia di una soluzione elettrificata senza volersi disperare nella caccia alla colonnina. E con un listino ad oggi interessante, l’assalto al mercato è servito.

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