La stima effettuata da Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, è stata elaborata incrociando il totale delle polizze con i dati della Motorizzazione civile. Il record spetta alle isole e alle regioni del Sud: a Napoli è fuorilegge un’auto ogni sette, a Reggio Calabria una ogni 10
Quasi tre milioni di automobili in Italia circolano senza assicurazione. L’ultima stima di Ania – l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici – è stata elaborata incrociando il totale delle polizze con i dati della Motorizzazione civile. Sulle pagine della Stampa si legge che dal 5,2% del 2021 si è arrivati al 6,1% dello scorso anno. E che il triste primato spetta alle isole e alle regioni del Sud: a Napoli è fuorilegge un’auto su sette, a Reggio Calabria una ogni 10. Ma anche al Nord oltre 300mila veicoli non assicurati in più viaggiano sulle strade, per un totale di 1,2 milioni.
Cosa rischia chi circola senza assicurazione
La crescita registrata è del 53,5%. E porta sopra la media Milano (7,2%), Torino (6,7%) e Trento (6,5%). Aosta raggiunge la doppia cifra: 11,3% di veicoli privi di polizza. Chi viaggia senza assicurazione rischia il sequestro del veicolo e la decurtazione di cinque punti dalla patente. Le multe variano da 866 fino a 3.464 euro. "La non assicurazione dei veicoli, oltre a essere una violazione della legge, crea gravi danni al sistema. Riducendo la raccolta dei premi Rc auto di circa un miliardo di euro, comporta un mancato gettito per le finanze pubbliche pari a oltre 280 milioni", spiega Umberto Guidoni, co-direttore generale di Ania.
La crescita al Nord
Per l’incremento al Nord "i fattori sono due: la maggiore concentrazione di veicoli circolanti rispetto al Centro e al Sud, in crescita nel 2024, e l’oggettiva difficoltà di verifiche su strada da parte delle forze dell’ordine. I controlli potrebbero diventare molto più capillari ed efficaci con l’uso dei dispositivi telematici per la lettura delle targhe come Telepass, autovelox, Tutor, Ztl, ma manca il decreto di omologazione atteso dal 2012 e più volte sollecitato dall’Ania". Infine ci sono le truffe. Siti online che offrono coperture a prezzi stracciati, salvo poi risultare del tutto inesistenti. In alcuni casi i documenti non vengono nemmeno consegnati ai clienti. L’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, invita a verificare sempre l’Albo delle imprese di categoria e il Registro unico degli intermediari. Ma spesso gli operatori abusivi utilizzano il nome di un’impresa autorizzata, modificando soltanto una lettera del nome.