Eicma, cosa ci aspettiamo dal settore moto per il 2026

L’esposizione internazionale del ciclo, motociclo e accessori firma nuovi importanti record: 730 espositori provenienti da 50 Paesi, oltre 2000 marchi presenti, un evento unico al mondo che scatena emozioni fortissime tra gli appassionati delle due ruote Un concentrato di emozioni senza eguali premiato da pubblico e operatori di un settore che tra alti e bassi trova sempre il modo e le idee per superare insidie e difficoltà A Fieramilano è andato in scena l’ennesimo scontro tra titani. Le big del settore hanno mostrato i muscoli contro la new age cinese che ha risposto con impertinenza, osando laddove la vecchia guardia pensava di essere inattaccabile: le supersportive e, in generale, le moto di grossa cilindrata. Tutto previsto e tutto pronto per il contrattacco su un terreno sconosciuto alla concorrenza cinese: quello delle moto dal sapore retrò, con lo sguardo rivolto ai famigerati anni 80 e 90. Un’operazione nostalgia per sbaragliare la concorrenza del sol levante, troppo giovane per poter attingere ai tesori del passato. Così dagli 80 anni della vespa fino ai 25 del Beverly, il gruppo Piaggio è riuscito a fondere come nessun altro stile e innovazione facendo sognare con l’originale e modernissimo SR GT 400, con il quale Aprilia si affaccia su orizzonti nuovi nel settore scooter. Agile in città, stabile e veloce fuori, ha un rapporto peso\potenza che favorisce la creatività alla guida: 186 chili in ordine di marcia per 36 cavalli. Completano la dotazione una strumentazione TFT da 5 pollici, sistema keyless, traction control e abs escludibili. Nello stand del gruppo di Pontedera, però, l’occhio degli smanettoni non poteva non cadere sull’accattivante RS457 GP REPLICA, energizzata dal bicilindrico frontemarcia da 47,5 cavalli che tanto ci ha impressionato nella nostra prova in pista. Meravigliosa, infine, la Stelvio per la quale Moto Guzzi ha previsto livree tutte nuove. Con la CB1000F Honda ha dedicato la sua personale interpretazione dello stile retrò a giovani e meno giovani: tratti anni 80, elettronica e componentistica modernissime. E per viaggiare c’è la CB1000GT che ha riportato tutti all’attualità. Ma per chi non vorrà passare inosservato ecco l’ultima evoluzione del prototipo V3R 900: 3 cilindri e turbo azionato elettricamente. Prossimamente sul pianeta moto. Aggiornamenti importanti anche alla gamma 2 cilindri 500: dalla CB, alla NX, alla CBR, tutti dotati di frizione elettronica e-clutch, disponibile anche sulla Transalp. Sguardo rivolto alla sua storia gloriosa anche per Kawasaki con l’affascinante Z900RS, che guadagna un’elettronica da prima della classe e la ritrovata KLE500 una vera tuttoterreno che torna sul mercato con una veste tutta nuova dopo oltre trent’anni. Gli estimatori della verdona giapponese hanno potuto apprezzare anche la nuova Ninja ZX 10RR, una regina tra le supersportive stradali con aerodinamica sviluppata in galleria del vento per avere maggiore deportanza, concetto ormai caro alla MotoGP. FOTO YAMAHA TENERÈ E R7 Yamaha ha festeggiato i 70 anni con una serie di aggiornamenti della ricca gamma, Teneré World Raid in testa dotata di nuovi serbatoi in alluminio da 23 litri ora più leggeri di ben 1,5 chili, il Tmax edizione speciale per i 25 anni dal lancio e la sportiva dal cuore tenero R7 che tornerà nelle concessionarie a grande richiesta. Stesso motore della Teneré, il CP2 da 689 cc, telaio più leggero e rigido, aerodinamica curata, traction control, slide control, anti-impennata, gestione del freno motore, brake control e launch control, tutti configurabili e collegati alle modalità di guida YRC. Una supersport intelligente e completa, rivolta a chi vuole cimentarsi per la prima volta con le emozioni della pista e a chi, quelle emozioni, vuole tornare e viverle. Raffica di novità anche per Suzuki. Svelata al pubblico proprio in occasione della rassegna milanese la SV-7 GX, crossover dotata del leggendario bicilindrico a V da 650 cc che fu della SV e della V-strom dotato ora di acceleratore ride by-wire, controllo trazione, riding modes e quick shifter, tutto di serie. Per non tradire invece le linee guida legate all’heritage, tema portante di questa edizione di Eicma, ecco per la prima volta mostrate al grande pubblico le GSX-8T e 8TT, il nuovo che avanza in un mondo di ricordi. Stile vintage anche per la rivisitazione in salsa moderna della mitica BMW R80, la R12 GS che, promettono in bmw, “risveglierà la sete di avventura”. Ma a catalizzare l’attenzione dei visitatori dello stand della casa di Monaco di Baviera è stata la nuova F450GS, una baby GS con finiture da grande, oggetto del desiderio anche di chi possiede solo la patente A2. Il motore è tutto nuovo, un bicilindrico in linea di 420 cc e 48 cavalli a 8750 giri con una coppia di 43 Nm ad appena 6750 giri. BMW aveva previsto il successo e la curiosità del pubblico di Eicma e ha organizzato una presentazione in grande stile alla presenza del neo bicampione del mondo superbike Toprak Razgatlıoğlu e del Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia Massimiliano Di Silvestre. Anche sulla più piccola delle GS sarà possibile montare la frizione Easy Ride Clutch che permette di non utilizzare la leva in partenza, e nei cambi marcia della quotidianità cittadina. La Ducati sembra avere trovato l’elisir di leggerezza con il nuovo motore V2 di 890 cc e 120 cavalli a 11mila giri, 94 Nm di coppia, che fa guadagnare quasi 15 chili e per questo equipaggerà, dal 2026, anche le nuove Monster e Hypermotard, giunte, rispettivamente alla quinta e alla quarta generazione. Il controllo valvole, in questo caso è fissato dopo ben 45.000 chilometri. Ma la regina dello stand della casa di Borgo Panigale è stata la Panigale V4R, Dna racing senza compromessi. 218 cavalli per 186,5 chili in ordine di marcia. In questo ritorno al passato con sguardo strabico verso il futuro, entra di diritto anche Royal Enfield. 125 anni di stile sobrio e concretezza, senza stress, ma con le idee chiare anche sulla mobilità che verrà grazie a flying flea FF.S6, scrambler elettrica leggera e urbana. L’elettrico nella libera reinterpretazione della casa indiana. La Classic 650 125th Anniversary, con livrea celebrativa, rimane la più ammirata, ma l’Himalayan, nella versione Mana Black Edition, suscita le emozioni più forti. Mossa dal bicilindrico Sherpa da 45 cc, è nata per gli amanti dell’avventura fosse anche soltanto quella che regala il percorso casa-lavoro e porta nel nome il Passo Mana, uno degli angoli più remoti e spettacolari del pianeta, a 5632 metri, nell’entroterra indiano. Sym non stravolge il suo credo rimanendo fedele alle sue origini. L’azienda taiwanese si appresta a festeggiare i 20 anni della filiale italiana con una serie di novità nel campo a lei più congeniale, gli scooter qui declinati nella loro formula meno scontata: i grandi viaggi. Nasce così il TTLBT 508, un maxi macina chilometri, dotato di un bicilindrico da 508 di cc, 45,6 cv, serbatoio da 16 litri e ciclistica da moto. Può contare su un equipaggiamento di tutto rispetto con borse capienti, bauletti a scelta, manopole riscaldabili, sella bassa, posizione di guida comoda, strumentazione completa ed elettronica sofisticata con acceleratore ride by-wire, tre riding mode e abs cornering. Presentati nello stesso evento anche il Jepardo 249, scooter cittadino agile e compatto e il rinnovato Joyride 300, un cavallo di battaglia per Sym con ruote da 16 e 14 pollici, linee moderne e prestazioni brillanti grazie al motore da 278 cc raffreddato a liquido, con quasi 26 cavalli a 8000 giri e 26 Nm di coppia, che consente gite fuori porta sicure, per merito dell’ottimo impianto frenante dotato di abs a doppio canale senza rinunciare al divertimento tra le curve dei percorsi di montagna. Tra le aziende di accessori c’è fermento in casa Interphone, gruppo cellularline, con il suo Era 1X un interfono compatto, estetica premium, dalle cover intercambiabili per abbinarlo in modo semplice e veloce al casco e audio curato da Harman Kardon.

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Eicma, cosa ci aspettiamo dal settore moto per il 2026

Nicola Paolella