Sudan, tregua violata. Esplosione vicino l'aeroporto di Khartoum

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Sudan, subito violato il cessate il fuoco. Spari vicino a Khartoum. La tregua tra le forze armate sudanesi (Saf) e le forze di supporto rapido (Rsf) doveva entrare in vigore alle 18 ora locale

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Colpi di arma da fuoco sono stati avvertiti alla periferia della capitale sudanese Khartoum malgrado l'annuncio di un cessate il fuoco di 24 ore. Il cessate il fuoco tra le forze armate sudanesi (Saf) e le forze di supporto rapido (Rsf) doveva entrare in vigore alle 18, dopo giorni di pesanti combattimenti. Martedì scorso una fonte militare sudanese ha dichiarato che la tregua è stata concordata per alleviare il peggioramento della situazione umanitaria. Il Sudan, dilaniato dal conflitto, doveva passare al governo civile dopo la destituzione del suo leader di lunga data Omar Bashir nel 2019, ma quel processo è stato ripetutamente deragliato da lotte intestine all'interno dell'esercito.

L'esercito regolare accusa le Rsf di aver attaccato per primi, mentre le Rsf affermano che i militari hanno preso d'assalto la loro base a Khartoum. Le Nazioni Unite stimano che almeno 185 persone siano state uccise nei quattro giorni di scontri e altre 1.800 siano rimaste ferite. Hanno denunciato, inoltre, che gli ospedali di Khartoum stanno finendo le scorte mediche e che almeno un ufficio delle Nazioni Unite, nel Sud Darfur, è stato saccheggiato.

La situazione sanitaria

Dei 59 ospedali di base a Khartoum, e negli Stati federali sudanesi adiacenti alle aree di conflitto 39 sono fuori servizio. Nove perché sono stati bombardati e sedici dopo essere stati evacuati forzatamente. Lo riferisce dalla notte scorsa su Facebook il sindacato nei medici sudanese "Ccsd" aggiungendo che nella medesima zona di conflitto fra esercito e paramilitari ci sono altri 20 ospedali che "rischiano di essere chiusi per mancanza di personale medico" e vari tipi di forniture tra cui quella di corrente elettrica.

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