
11 settembre, chi era Bin Laden: la storia del capo di Al Qaeda. FOTO
Definito il “principe del terrore”, è ritenuto l'ideatore degli attentati dell’11 settembre 2001. Era nato da madre siriana e da padre originario dello Yemen, di cui fu 17esimo figlio. Laureato in ingegneria, ha avuto 4 mogli e svariati figli. Dopo aver combattuto le forze sovietiche in Afghanistan alla fine degli anni '80, rivolse la propria iniziativa contro gli Usa. Nella notte tra l'1 e il 2 maggio 2011 fu individuato in un compound in Pakistan e ucciso dagli americani

Osama Bin Laden è stato considerato a lungo il nemico numero uno dell’America. Sceicco di origine saudita, è nato nel 1957 a Riad ed è morto nel 2011, dopo essere stato ritrovato dalle forze militari americane in un rifugio nei pressi di Islamabad. Madre siriana, diciassettesimo figlio di un facoltoso imprenditore yemenita, dopo la laurea in ingegneria ha abbracciato prima la causa dei Mujaheddin nella resistenza contro l'invasione sovietica in Afghanistan (1979-89), quindi ha rivolto le sue mire contro gli Stati Uniti
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Il principe del terrore si è sposato quattro volte e ha avuto molti figli, tra cui Hamza, ritenuto il suo successore
Osama Bin Laden la lunga ombra dello Sceicco del terroreMiliardario saudita (alla sua morte il padre gli lasciò 25 milioni di dollari, 80 milioni secondo le stime del Financial Times), leader dell'organizzazione terroristica al-Qaeda, si è conquistato la fama di essere il centro di pianificazione della guerra globale contro gli Usa a partire dalla fatwa che lanciò nel 1998 insieme all’emiro al-Zawahiri, fondatore della Jihad islamica egiziana
Osama Bin Laden: 10 anni fa veniva ucciso il capo di al Qaeda
Nella fatwa, ossia il parere giuridico religioso, si sosteneva che “uccidere gli americani e i loro alleati, civili e militari, è un dovere individuale per ogni musulmano che possa farlo in ogni Paese ove sia possibile, per giungere alla liberazione della moschea al-Aqsa di Gerusalemme e della sacra moschea della Mecca e scacciare le loro armate dalle terre dell’Islam“

Dopo queste dichiarazioni ritenute inaccettabili, Bill Clinton, allora presidente degli Stati Uniti, ordinò l’immediato congelamento di ogni bene dello sceicco in America. L’allora inquilino della Casa Bianca autorizzò nello stesso tempo la cattura dell’ormai nemico numero uno degli Stati Uniti e, se necessario, anche la sua uccisione

Considerato il mandante della strage dell’11 settembre 2001, Bin Laden è stato per lungo tempo il nemico principale degli Stati Uniti, nonostante abbia inizialmente negato, attraverso le sue fatwe, il suo diretto coinvolgimento con l'attacco alle Torri Gemelle
La sua immagine è inconfondibile: occhi scuri, barba lunga e copricapo bianco. Alle sue spalle, in ogni video che ha registrato e poi divulgato, tende, tute mimetiche, libri e kalashnikov, diventati un simbolo della sua battaglia

Da capo di Al Qaeda si ritiene che si macchiò di 33 attentati in altrettanti Paesi in tutto il mondo, finanziando anche campi di addestramento in Africa e in Asia

Bin Laden nel 1997 dichiarò i suoi progetti anche attraverso un’intervista a Peter Arnett, giornalista della Cnn. In quella occasione aveva proclamato l’inizio “della guerra santa” contro gli Stati Uniti. "Ricordo l’ultima domanda", ha raccontato anni dopo il reporter a La Stampa, "quando gli chiesi i suoi piani: 'Li vedrete e li sentirete nei media, a Dio piacendo'. Poi ci servì il tè"
Dopo l’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle, Bin Laden registrò un lungo messaggio: “Ecco l’America, colpita da Dio Onnipotente in uno dei suoi organi vitali, tanto da distruggere i suoi più grandi edifici. Sia Grazia e gratitudine a Dio. L’America è stata colmata di orrore, da nord a sud, da est a ovest, e sia resa grazia a Dio che ciò che l’America sta assaggiando ora è solo un’imitazione di ciò che noi abbiamo assaggiato in più di 80 anni di umiliazioni e disgrazie"
Dopo gli attacchi da lui organizzati e la conseguente invasione americana in Afghanistan, Bin Laden riuscì a sparire dai radar statunitensi. L’unico momento in cui gli Stati Uniti si erano avvicinati alla sua cattura era stato soltanto nei primi anni Duemila, nella zona montuosa afghana di Tora Bora

Diventato presidente degli Usa, nel 2009, Barack Obama indicò di riprendere e intensificare le ricerche per la sua cattura

Da quando fece perdere le sue tracce, Bin Laden apparve solo sporadicamente in video. L’ultimo suo messaggio audio ufficiale fu fatto per minacciare la Francia. Era il gennaio 2011

Bin Laden fu ucciso il 2 maggio 2011 all’1.09 nei pressi di Abbottabad, non lontano da Islamabad, per mano degli americani. Il suo corpo venne avvolto in una busta di plastica e caricato in elicottero. Due campioni di midollo e alcuni tamponi per la prova del Dna furono prelevati dal cadavere per stabilire con certezza l’identità. L'annuncio venne dato dal presidente statunitense Obama (nella foto la prima pagina del Washington Post)