Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Droni, tank e 130mila tra razzi e missili: l’arsenale di Hezbollah

Mondo
©Getty

Introduzione

Nato tra il 1982 e il 2000, il movimento sciita libanese viene definito "il più grande gruppo armato al mondo". Si stima che dal 2006 a oggi abbia accumulato 130mila tra razzi e missili: fra questi ultimi anche quelli iraniani Fateh-110 e gli Scud. I primi hanno un raggio d'azione di 250-300km, i secondi possono colpire fino a 500 km di distanza. Non mancano droni militari e da ricognizione, usati anche per eludere il sistema di Difesa missilistico Iron Dome, utilizzato per la protezione di Israele, e per ottenere informazioni. Per quanto riguarda l’esercito, una stima del 2022 indicava che Hezbollah poteva contare su 20mila soldati e altrettanti riservisti.

Quello che devi sapere

"Il più grande gruppo armato al mondo"

  • Mentre sale sempre di più la tensione fra Israele e il gruppo sciita libanese di Hezbollah, un accordo per una tregua sembra lontano: il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che le operazioni andranno avanti e il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha detto che il gruppo è pronto al conflitto mettendo in campo il suo arsenale. Il movimento libanese si è sviluppato tra il 1982 e il 2000, e da allora ha accresciuto i propri armamenti fino a divenire "il più grande gruppo armato al mondo": droni, missili, difesa antiaerea, tank e soldati che verranno dispiegati per rispondere alle operazioni dell'esercito dello Stato ebraico

Per approfondire:

Raid di Israele in Libano, la mappa dei bombardamenti

I razzi

  • Si stima che dal 2006 a oggi Hezbollah abbia accumulato 130mila tra razzi e missili. Un vero e proprio arsenale capace di colpire a differenti distanze. I razzi Khaibar, Raad, Fajir e Zilzal possono essere armati con quantità tra i 50 e i 600 kg di esplosivo e colpire a una distanza compresa tra 40 e 200 chilometri. Dopo l'esplosione dei cerca persone, Hezbollah ha annunciato di aver colpito la base israeliana Ramat David Air Force con i missili Fadi-1 e Fadi-2, già utilizzati nei precedenti conflitti con lo Stato ebraico e capaci di colpire fino a 105km di distanza. I razzi di ultima generazione Fadi-3 hanno recentemente fatto la loro comparsa in un attacco alla base Samson, situata in Galilea. Utilizzati per la prima volta lo scorso giugno anche i razzi Falaq-2, capaci di trasportare pesanti testate esplosive, ma colpire in un raggio di massimo 10 km. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha più volte dichiarato l'intenzione di convertire i razzi in missili di precisione

Missili a lunga gittata

  • Nell'arsenale di Hezbollah figurano i missili iraniani Fateh-110 (nella foto) e gli Scud. I primi hanno un raggio d'azione di 250-300km, gli Scud possono colpire fino a 500 km di distanza. Uno di questi è stato lanciato contro la città di Tel Aviv negli scorsi giorni; per la prima volta dall'inizio del conflitto un attacco è penetrato così profondamente dal Libano in Israele. Secondo diversi analisti Israele ha distrutto parte dell'arsenale militare di Hezbollah, ma la maggior parte degli armamenti non hanno subito danni. I missili a lunga gittata sono più facili da intercettare da parte dell'Iron Dome, ma non droni e razzi e l'incubo di un attacco che combini le diverse armi a disposizione degli sciiti libanesi incombe su Israele

Missili a lunga gittata

I droni

  • Hezbollah può contare sia su droni militari che da ricognizione. Durante questo conflitto il "Partito di dio" ha più volte utilizzato droni carichi di esplosivo e colpito le truppe israeliane, meno di un mese fa, nelle Alture del Golan. Negli ultimi mesi sono aumentati i casi di droni armati, non solo velivoli kamikaze carichi di esplosivo, anche missili e razzi a media gittata sono stati utilizzati in maniera sempre più frequente per colpire oltreconfine. I droni vengono utilizzati anche per eludere il sistema di Difesa missilistico Iron Dome, utilizzato per la protezione di Israele, e ottenere informazioni. A giugno scorso alcuni velivoli senza pilota sono stati fatti volare sulla città di Haifa permettendo ad Hezbollah di raccogliere le coordinate di infrastrutture civili e militari. (Nella foto un drone con la bandiera di Hezbollah)

I droni

La Contraerea

  • Il punto debole di Hezbollah. Nonostante il gruppo sciita libanese possa contare su missili anticarro di fabbricazione iraniana e razzi per colpire e distruggere droni o colpire imbarcazioni nemiche, manca un sistema che consenta di difendere contro i raid aerei. Il sistema di contraerea di Hezbollah non può essere paragonato all'Iron Dome e consente al massimo la difesa da elicotteri. Nell'arsenale giacciono anche i missili russi Yakhont, capaci di colpire fino a 300 km di distanza con 200kg di esplosivo, ma inutilizzati fino a questo momento.

L’Esercito: carri armati e soldati

  • Una stima del 2022 indicava che Hezbollah poteva contare su 20mila soldati e altrettanti riservisti. Difficile fare una stima dei carri armati, molti dei T-55 (nella foto d’archivio del conflitto in Siria, 2016) e T-72 si trovano infatti in Siria e sono pronti a intervenire in caso di attacco da terra. Da vedere cosa deciderà di fare l'esercito regolare libanese in caso di attacco da terra. Una carta su cui punta Hezbollah è sicuramente la fitta rete di tunnel che collega le basi strategiche situate nel sud e nell'est del Libano e distanti tra loro centinaia di chilometri. Tunnel scavati nella dura roccia con la supervisione di ingegneri iraniani e nord coreani nel corso degli anni

Per approfondire:

Guerra in Medioriente, cosa succede tra Israele e Libano: l'ipotesi di attacco via terra

L’Esercito: carri armati e soldati