Il celebre quadro di Leonardo da Vinci, dipinto tra il 1503 e il 1504, è custodito al museo del Louvre a Parigi ma è da sempre oggetto di contese tra i due Paesi. Falsi miti, leggende e rivalità: ecco come mai la Monna Lisa è, e rimarrà, in terra francese
È un quadro leggendario, forse il più famoso al mondo, grande circa 77 cm per 53 e con uno spessore di poco più di un centimetro: la Gioconda, conosciuta anche come Monna Lisa, è attualmente custodita al museo del Louvre a Parigi, ma il suo autore, Leonardo da Vinci, è il genio italiano per eccellenza. Perché, dunque, la celebre opera si trova in Francia e non in Italia? Sono diversi i falsi miti che avvolgono questo quadro dipinto tra il 1503 e il 1504, alcuni dei quali hanno addirittura portato a casi diplomatici e a una rivalità accesa tra i due Paesi. Il vero motivo per cui la Gioconda si trova a Parigi, però, è piuttosto semplice anche se poco conosciuto.
Le origini dell’opera
Secondo quanto riportano gli storici dell’arte, la Gioconda ritrarrebbe Lisa Gherardini, una nobildonna aristocratica di Firenze, nonché moglie di Francesco Del Giocondo, un nobile mercante italiano. Questo il motivo per cui il quadro è chiamato, appunto, la Gioconda. L’opera è però conosciuta anche con il nome di Monna Lisa: in questo caso il riferimento è al nome della donna ritratta, laddove la parola “Monna” è un diminutivo di “Madonna”, oggi in realtà traducibile come “Signora”.
Il motivo per cui si trova in Francia
L'opera è stata dipinta dall’italiano per eccellenza, in Italia, raffigura un’italiana ma si trova in Francia. Perché? Il motivo è piuttosto semplice: fu lo stesso Leonardo da Vinci a portarla lì quando si trasferì oltralpe nel 1516. Pochi mesi dopo, il quadro fu venduto proprio dal genio toscano all’allora re di Francia Francesco I, che l’acquistò per circa 4mila ducati d’oro. Nei secoli successivi, la Monna Lisa fece parte delle collezioni dei reali francesi - con Luigi IV che la portò nella reggia di Versailles - per poi essere esposta al Louvre dopo la Rivoluzione Francese (LE 10 OPERE DA VEDERE). La ragione, dunque, per la quale la Gioconda è in Francia è tutta qui: fu acquistata dal re francese circa 500 anni fa.
Il falso mito del furto di Napoleone
Non corrisponde a verità ed è del tutto falsa la credenza che vuole la Gioconda portata via dal nostro Paese da Napoleone durante la campagna d’Italia del 1796. Il quadro era già in Francia da oltre 200 anni. È più probabile, invece, che questo falso mito sia nato nel momento in cui il museo del Louvre fu abbellito da numerose altre opere d’arte italiane che effettivamente vennero portate a Parigi da Bonaparte in seguito alla spedizione militare di fine ‘700. Tra questi quadri, però, non c’era la Gioconda.
Il vero furto della Gioconda
L’unico furto che può davvero essere collegato al quadro di Leonardo da Vinci è quello avvenuto nel 1911, quando un ex impiegato del Louvre, l’italiano Vincenzo Peruggia, prese l’opera per riportarla in Italia. Il decoratore rimase con la Gioconda per oltre due anni, prima di provare a venderla a Firenze con l’intenzione di restituirla all’Italia. Un clamoroso passo falso, visto che una volta uscito allo scoperto venne arrestato. Recuperato il quadro e approfittando del clima nuovamente amichevole tra Italia e Francia, il dipinto venne esposto in tutta Italia prima di far ritorno a Parigi. Fu quella la prima volta, e attualmente ultima, in cui la Gioconda rimase in suolo italiano. Diverse volte, in seguito, il nostro Paese ha chiesto, senza successo, alla Francia la Gioconda per esposizioni temporanee. La Monna Lisa non è più uscita dalla Francia, fatta eccezione per il 1963, quando venne esposta negli Stati Uniti, e nel 1974, quando venne data in prestito prima al Giappone, a Tokyo, e poi a Mosca (L'UOMO VITRUVIANO IN PRESTITO AL LOUVRE).