Un repubblicano definito da molti "atipico" per le sue idee liberali in materia di aborto e nozze gay. La candidatura a sorpresa dopo un primo dietrofront riaccende i riflettori sulla lunga carriera politica e imprenditoriale dell'ex sindaco della Grande Mela
Imprenditore, politico, proprietario della società di servizi finanziari, software e mass media che porta il suo nome: Michael Rubens Bloomberg è nato a Boston, il 14 febbraio 1942 da una famiglia di immigrati ebrei di nazionalità russa. Laureato nel 1964 in Ingegneria elettronica, ha poi conseguito un Master in Business Administration alla Harvard University. Per 12 anni è stato il sindaco di New York dal 2001 al 2013: eletto con il partito Repubblicano, lo ha abbandonato rimanendo indipendente fino al 2018 ed infine è ritornato nel partito Democratico. Nel 2019, secondo la rivista Forbes, è l'ottavo uomo più ricco del mondo con patrimonio di oltre 50 miliardi di dollari e sostenitore del "The Giving Pledge", una campagna per incoraggiare le persone estremamente ricche a contribuire con la maggior parte delle loro ricchezze a cause filantropiche.
L'intuizione imprenditoriale
Nel 1973 Bloomberg è diventato socio accomandatario di Salomon Brothers, una banca d'investimento di Wall Street, dove ha diretto il trading azionario e, successivamente, lo sviluppo di sistemi. Nel 1981 Salomon Brothers è stata acquistata da Phibro Corporation e Bloomberg viene licenziato. Usando i 10 milioni di dollari avuti come partner della banca di investimento ceduta, Bloomberg ha fondato una società chiamata Innovative Market Systems. Il suo piano aziendale si basava sulla consapevolezza che Wall Street e il mondo della finanza in genere fossero disposti a pagare per informazioni commerciali di alta qualità, fornite rapidamente tramite la tecnologia, ad esempio con grafici di tendenze specifiche. La banca newyorkese Merrill Lynch diventa il suo primo cliente, investendo 30 milioni di dollari. La Bloomberg LP negli anni '90 aveva già installato 8 mila terminali e contava su migliaia di abbonati in tutto il mondo. La società possiede anche una rete di radio, tra cui quella più importante di New York City. Bloomberg ha lasciato la posizione di CEO quando si è candidato a sindaco di New York. Al suo posto è subentrato Lex Fenwick e in seguito Daniel L. Doctoroff.
Un repubblicano atipico e liberale
È stato eletto sindaco nel 2001 come successore di Rudolph Giuliani, anche grazie ad una imponente campagna elettorale. Per tutta la durata dei suoi mandati, Bloomberg ha risieduto nel suo appartamento nell'Upper East Side ed era noto per il fatto che raggiungeva quotidianamente il Municipio in metropolitana. Considerato da molti un repubblicano atipico per le sue idee favorevoli all'aborto e alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, molto più vicine agli ideali democratici. Il 1º novembre 2012 ha annunciato il suo appoggio alla rielezione di Barack Obama. Dopo avere annunciato nell'ottobre 2018 di essersi iscritto al Partito Democratico, il 5 marzo 2019 Bloomberg rinuncia a candidarsi alle elezioni presidenziali del 2020 dichiarando: "Penso che avrei battuto Donald Trump, è una minaccia per il Paese". Il 24 novembre 2019, invece, ci ripensa, ritorna sui suoi passi e annuncia la sua candidatura alle primarie democratiche per l'elezione del candidato alla presidenza degli Stati Uniti.
Vita privata
Bloomberg si è sposato nel 1975 con Elisabeth Barbara Brown, da cui ha avuto due figlie: Emma, nata nel 1979 e sposata con Christopher Frissora, figlio dell'uomo d'affari miliardario Mark Frissora, e Georgina, nata nel 1983. Bloomberg ha divorziato dalla moglie nel 1993. Dal 2000 vive con l'ex sovrintendente bancario di New York, Diana Taylor.