Attentati in Sri Lanka, cosa è successo. FOTO

Una delle chiese colpite, invece, è il santuario di Sant'Antonio a Kochchikade, alla periferia della capitale

Le altre due chiese si trovano una, la chiesa di San Sebastiano, a Negombo, città a maggioranza cattolica a Nord di Colombo, e l'altra, Zion, nella città orientale di Batticaloa (alle 9.05)

La notizia si diffonde presto in tutto il mondo. Tra le vittime - il bilancio sale di ora in ora - ci sono anche stranieri: almeno 35, tra cui cittadini americani, britannici, olandesi, cinesi e portoghesi

Tra le vittime anche Shantha Mayadunne, una chef molto famosa in Sri Lanka, e tre dei quattro figli del miliardario danese Anders Holch Povlsen, 46 anni, proprietario della catena di abbigliamento internazionale Bestseller e maggiore singolo azionista di Asos, tra i principali siti internet per lo shopping online di abbigliamento. Tra le persone che hanno perso la vita c'è anche una donna cingalese che da anni viveva a Catania

Alle 11 e 30 il primo ministro Ranil Wickremesinghe convoca il Consiglio di Sicurezza. Il governo decide di chiudere le scuole per due giorni

Alcune ore dopo, altre due esplosioni: a essere colpito, alle 13 e 45, un piccolo albergo - il Tropical New Inn - a Dehiwala, con almeno due vittime e una casa della zona di Dematagoda, altro sobborgo della capitale, dove perdono la vita tre poliziotti che stavano perquisendo un complesso di appartamenti alla ricerca degli autori delle stragi

Nella tarda serata, invece, un altro ordigno esplosivo viene trovato e disinnescato su una strada di accesso all'aeroporto internazionale vicino a Colombo: un tubo riempito con 50 chilogrammi di esplosivo posizionato ad Andiambalama, vicino allo scalo

Secondo le forze dell'ordine, ad agire sono stati sette kamikaze. Da subito si ipotizza che siano membri del gruppo jihadista locale, il National Thowheed Jamath

Il ministro della Difesa, Ruwan Wijewardene, annuncia che sette persone sospettate sono state arrestate e che si tratta di atti di "terrorismo" compiuti da estremisti religiosi. Aggiunge che tutti i responsabili degli attacchi "sono stati identificati" e verranno arrestati "il prima possibile"

Alle 14 e 30 il governo dello Sri Lanka mette temporaneamente al bando tutti i social network e impone il coprifuoco dalle 18 locali (le 14:30 in Italia) alle 6 di lunedì mattina (tranne per chi ha voli prenotati e deve andare in aeroporto)

Alle 16 viene decretato lo stop a tutti i mezzi di trasporto. Alle 16 e 30 vengono chiuse tutte le università

Alle 19 viene rinvenuto un van usato per trasportare esplosivo. Gli arrestati in serata salgono a 13

Emerge, nel frattempo, un documento di dieci giorni prima in cui il capo della polizia dello Sri Lanka aveva messo in guardia contro possibili attentati kamikaze a "chiese di rilievo"

Secondo il Dipartimento di Stato Usa, che emana un’allerta, "hotel e luoghi di culto" restano tra gli obiettivi, ai quali si aggiungono località turistiche, centri commerciali, aeroporti e altre aree pubbliche

Intanto arriva la solidarietà di esponenti politici e autorità religiose di tutto il mondo. “Desidero manifestare la mia affettuosa vicinanza alla comunità cristiana, colpita mentre era raccolta in preghiera, e a tutte le vittime di così crudele violenza”, il messaggio di Pasqua di Papa Francesco

Lunedì 22 aprile si apre con una nuova esplosione, nei pressi di una chiesa della Capitale: si tratta di un ordigno in un furgone che è detonato mentre gli artificieri lo stavano disinnescando. L'esplosione non ha causato feriti, ma si è creato il panico tra le persone che si trovavano nelle vicinanze, che sono scappate urlando, terrorizzate dalla nuova esplosione

Vengono trovati altri 87 detonatori a basso potenziale esplosivo nella Bastian Mawatha Private Bus Station a Pettah, un quartiere della capitale

Il numero delle persone sospette arrestate sale a 24. Un alto funzionario spiega che gran parte degli otto attentati sono stati realizzati da una persona ciascuno, mentre in almeno un attacco - quello all'hotel Shangri-La di Colombo - gli attentatori erano due

Il presidente Maithripala Sirisena decide di dichiarare lo stato d'emergenza nazionale a partire dalla mezzanotte di lunedì. Secondo il sottosegretario al governo Rajitha Senaratn, il gruppo jihadista locale avrebbe agito con l'aiuto di una rete internazionale

Martedì 23 aprile viene diffuso un video che mostra i movimenti di uno dei presunti attentatori prima dell'esplosione: prima è all'esterno e poi fa ingresso nella chiesa di San Sebastiano a Katuwapitiya, nella provincia di Negombo, a 50 minuti di auto dalla capitale Colombo

Salgono a 40 gli arrestati. Tra questi, anche l'autista di un furgone che sarebbe stato usato dai kamikaze e il proprietario di una casa dove alcuni degli attentatori vivevano

Si svolgono poi i primi funerali per alcune delle vittime degli attentati. Le autorità proclamano una giornata di lutto nazionale

Viene aperta un'inchiesta sul perché non siano state prese più precauzioni da parte della polizia dopo un avvertimento dell'11 aprile quando "un'agenzia di Intelligence straniera" aveva riferito che l'NTJ aveva pianificato attacchi suicidi contro le chiese

A 48 ore di distanza dalla strage, arriva la rivendicazione dell'Isis che reclama la responsabilità degli attentati. Il governo, inoltre, afferma che gli attacchi potrebbero essere una risposta del fondamentalismo islamico agli attacchi di Christchurch avvenuti in Nuova Zelanda, nello scorso mese di marzo

Sarebbero due i gruppi jihadisti locali coinvolti. Il primo ministro Ranil Wickremesinghe avverte che sono possibili nuovi attacchi perché agli inquirenti risulta che ci siano altro esplosivo e altri terroristi ancora in giro per il Paese

Altri 18 sospetti vengono arrestati nella notte, facendo salire così a 58 le persone detenute perché collegate con gli attentati. I kamikaze sono stati 9 (di cui 8 identificati); uno di loro aveva studiato in Gran Bretagna e poi si era specializzato in Australia e comunque la gran parte aveva legami internazionali avendo vissuto o studiato all'estero

A quattro giorni dagli attentati, una nuova esplosione: la detonazione, che non provoca feriti, avviene vicino alla sede di un tribunale a Pugoda, 40 chilometri a est di Colombo. Intanto vengono effettuati 16 nuovi arresti: il numero delle persone in custodia sale a 76. Il ministro della Difesa si dimette dopo le polemiche sulle falle nella sicurezza

Il 25 aprile viene rivisto il bilancio delle vittime, che scendono a 253. Il ministro della Salute parla di un errore nel calcolo precedente che era arrivato a oltre 350 vittime

Il 26 aprile le autorità dello Sri Lanka affermano che il presunto leader degli attacchi è morto durante l'attentato nell'hotel Shangri-La a Colombo. Si dimette il capo della polizia del Paese