Nuovi dati evidenziano gravi disuguaglianze nell'istruzione americana

I risultati di un vasto studio del 2023 condotto dal centro di ricerca Opportunity Insights dell’Università di Harvard, mettono in luce le enormi diseguaglianze strutturali del sistema scolastico statunitense. Incrociando i punteggi ottenuti dagli studenti nei principali test standardizzati per l’ammissione al college con le dichiarazioni dei redditi dei loro genitori, i ricercatori hanno scoperto che chi proviene dal 20% delle famiglie più ricche ha una probabilità sette volte maggiore rispetto a chi arriva dal 20% più povero di ottenere un punteggio di almeno 1300 al SAT. Il SAT e l’ACT sono, per l’appunto, dei test standardizzati utilizzati negli Stati Uniti nel processo di ammissione alle università, che servono a fornire un indicatore comparabile delle competenze di studenti provenienti da scuole e contesti molto diversi. Un punteggio di 1300 al SAT è considerato elevato e può aprire la strada verso i migliori college pubblici e privati del Paese. Più aumenta il reddito, più si amplia il divario Salendo nella scala dei redditi, il divario si allarga ulteriormente: i figli dell’1% più ricco hanno una probabilità 13 volte superiore rispetto a quelli del 20% più povero di raggiungere tali punteggi. Considerando poi che molti tra gli studenti meno abbienti non sostengono nemmeno i test, se si guarda all’intera popolazione studentesca emerge una disuguaglianza ancora più scoraggiante: tra i più poveri, solo uno su cinque arriva a sostenere il SAT o l’ACT, mentre tra più ricchi oltre quattro su cinque. Queste disparità dimostrano come le ineguaglianze nel mondo dell’istruzione inizino ben prima del liceo o della scuola media, ovvero alla nascita. L’analisi include anche dati su ammissioni e frequenza universitaria, e conferma ciò che chiunque potrebbe pensare leggendo questi dati: gli studenti provenienti dalle famiglie più ricche sono sovrarappresentati nei college d’élite. Tralasciando l’altro grande problema, ovvero le preferenze in fase di ammissione dovute a conoscenze o donazioni, anche guardando esclusivamente alle competenze i figli dei più ricchi arrivano quasi sempre meglio preparati. I dati mostrano, ad esempio, che circa un terzo dei figli delle famiglie americane più abbienti ottiene un punteggio di almeno 1300 al SAT, contro meno del 5% degli studenti di ceto medio, mentre tra i più poveri le percentuali sono ancora più basse. Un circolo vizioso senza fine Le cause dietro questi enormi divari sono numerose e complesse, e vanno da uno sbilanciamento dei finanziamenti scolastici all’interno dei singoli Stati alla segregazione su base economica e razziale . Le scuole secondarie dei quartieri poveri faticano infatti ad attrarre e trattenere insegnanti di qualità e sono spesso costrette a destinare risorse ai bisogni essenziali, mentre le scuole dei quartieri ricchi si accaparrano i professori migliori e possono investire in attività extracurriculari. Ciò alimenta un circolo vizioso che crea sempre più segregazione, su cui influisce anche l’aumento delle diseguaglianze economiche registrato negli ultimi anni.

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Nuovi dati evidenziano gravi disuguaglianze nell'istruzione americana

Gianluca De Feo