Gli europei temono che il loro Paese non possa difendersi dalla Russia

Qualche giorno fa il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato l’ennesima minaccia verso l’occidente, affermando che Mosca sarebbe pronta fin da subito a uno scontro su larga scala con l’Europa. Le dichiarazioni del Cremlino hanno spinto il segretario generale della Nato Mark Rutte a lanciare un monito: l’Alleanza deve prepararsi all’eventualità di una guerra paragonabile ai grandi conflitti del Novecento, dato che la Russia potrebbe attaccare uno dei suoi membri già entro i prossimi cinque anni. Questa preoccupazione non è condivisa solo dai leader occidentali, bensì, secondo un recente sondaggio condotto da Cluster 17 per Le Grand Continent, anche dalla maggior parte dei cittadini europei. Il sondaggio fotografa infatti un clima di crescente inquietudine nell’opinione pubblica, con il 51% del campione di quasi 10 mila intervistati in nove Paesi europei che ritiene alto il rischio di un attacco russo. Gli italiani ci credono poco Questa percezione, tuttavia, varia in modo significativo a seconda dei diversi contesti nazionali e della vicinanza geografica al fronte orientale. In Polonia, Paese che confina direttamente con Russia e Bielorussia, il timore è nettamente più diffuso , ma è condiviso anche dalla maggioranza degli intervistati nei Paesi Bassi , in Belgio , in Francia e in Germania , con percentuali rilevanti in Spagna , Croazia e Portogallo . L’Italia rappresenta invece un’eccezione: solo il 34% dei nostri concittadini considera elevato il rischio di un conflitto con la Russia, mentre una larga maggioranza lo ritiene basso o inesistente. Siamo pronti? Un altro dato rilevante riguarda la fiducia nelle capacità di difesa del proprio Paese, che nonostante i recenti investimenti nei comparti militari e le riforme per rilanciare il servizio militare, sono ancora ritenute insufficienti dalla maggior parte degli europei. Circa il 70% degli intervistati dichiara infatti di non avere fiducia nella capacità del proprio Paese di proteggere il territorio nazionale in caso di attacco da parte di Mosca. Anche in questo caso la sfiducia è diffusa, ma presenta differenze significative di Paese in Paese. La Francia è quello dove il livello di fiducia è più alto, anche se resta comunque minoritario: meno della metà degli intervistati ritiene che le forze armate francesi sarebbero in grado di reggere uno scontro con la Russia, mentre il 51% si dice pessimista. A seguire troviamo la Croazia , la Germania e la Polonia . All’estremo opposto dei cugini d’oltralpe si collocano invece Belgio, Italia e Portogallo, dove tra l’85 e l’87% degli intervistati esprime un giudizio negativo sulle capacità difensive nazionali. Secondo gli autori del sondaggio, anche queste differenze sono legate soprattutto alla geografia: come dimostra la domanda precedente, i Paesi più lontani dalla Russia tendono a percepirsi come meno esposti a un confronto diretto e, di conseguenza, meno preparati sul piano militare.

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Gli europei temono che il loro Paese non possa difendersi dalla Russia

Gianluca De Feo