Nicolas Puech, residente svizzero, ha intentato una causa civile contro il gruppo sostenendo di essere stato espropriato delle azioni e chiedendo un risarcimento danni. Lvmh e il suo azionista replicano ribadendo di non aver trasferito azioni della società Hermes "in qualunque modo o all’insaputa di chiunque, e di non detenere alcuna azione nascosta"
Scintille tra aziende del lusso in Francia. Uno degli eredi della società di beni di lusso Hermes, Nicolas Puech, 82 anni, residente in Svizzera, accusa il suo ex consulente patrimoniale, Eric Freymond, morto a luglio, di averlo spogliato delle sue azioni, a beneficio del grande rivale, il miliardario francese e patron del colosso del lusso Lvmh, Bernard Arnault. Puech ha intentato una causa civile contro il gruppo sostenendo di essere stato espropriato delle sue quote (pari al 5,7% del capitale) e chiedendo un risarcimento danni di 14 miliardi, pari al valore stimato delle azioni "scomparse".
In una nota Lvmh e suo azionista ribadiscono con forza "di non aver trasferito azioni della società Hermes International, in qualunque modo o all’insaputa di chiunque, e di non detenere alcuna azione nascosta".
I fatti sostenuti da Puech
Puech ritiene di essere stato 'alleggerito' dal suo ex consulente di 6 milioni di titoli di Hermès, ereditati dal bisnonno tra i pionieri del Made in France, corrispondenti al 5,76% del capitale, per un valore stimato attualmente a 14,3 miliardi di euro. Secondo Le Canard Enchainé, il settimanale satirico di solitamente molto ben informato sui retroscena della Francia, Freymond avrebbe ammesso davanti ai giudici francesi l'estate scorsa, poco prima della scomparsa, di aver venduto nel 2008 al grande rivale Lvmh 4,8 milioni di questi titoli, in seguito ad altre cessioni meno importanti di queste stesse quote.