La mappa del gerrymandering: cosa cambiare negli Usa, stato per stato

Prima con il passaggio da parte dei legislatori repubblicani di una nuova mappa elettorale in Texas, poi con l’approvazione in California del quesito referendario “Proposition 50” avanzato dal governatore democratico Gavin Newsom, negli Stati Uniti è iniziata una vera e propria guerra a colpi di gerrymandering. Il gerrymandering è una pratica utilizzata da secoli dai legislatori locali statunitensi, che consiste nel ridisegnare i collegi elettorali nazionali manipolandone i confini per ridurre il peso del partito avversario e rafforzare il proprio. Tradizionalmente, il gerrymandering avviene solo dopo i censimenti decennali , ma le pressioni del presidente Trump per accaparrarsi e blindare più seggi alla Camera dei Rappresentanti – dove i repubblicani hanno un vantaggio minimo – in vista delle elezioni di midterm del 2026, hanno aperto la strada a un’ondata di manipolazioni straordinarie. Oltre a Texas e California, diversi altri Stati hanno infatti già concluso o avviato le procedure per ridisegnare i confini dei loro collegi elettorali. Quali sono le battaglie in corso? E quali sarebbero gli effetti sulla Camera dei Rappresentanti se tutte dovessero avere successo? La mappa del gerrymandering Il Guardian ha mappato lo scontro tra repubblicani e democratici, calcolando che, se tutte le battaglie legislative sul gerrymandering dovessero avere successo, i repubblicani potrebbero ampliare la propria maggioranza di 2 seggi rispetto agli attuali 219; i democratici, che oggi ne hanno 213, passerebbero dunque a 211. Bisogna tuttavia tenere conto che, nonostante l’obiettivo del gerrymandering sia spesso quello di blindare i seggi del proprio partito , l’esito finale dipenderà comunque, almeno in una certa misura, dal voto: se i democratici riuscissero a conquistare un largo vantaggio su base nazionale, potrebbero riuscire a strappare ai repubblicani qualche seggio nei collegi che nonostante la manipolazione rimangono parzialmente contendibili. Guardando alle singole battaglie, in Texas i repubblicani hanno già imposto una radicale revisione della mappa elettorale, trasformando un vantaggio di 25 seggi a 13 in uno previsto di 30 a 8, per un guadagno finale di 5 seggi. La California ha risposto approvando una modifica diametralmente opposta, che secondo le proiezioni consegnerà ai democratici un vantaggio di 48 seggi a 3 rispetto agli attuali 43 a 9. In seguito, una lista degli altri Stati che hanno avviato procedure di gerrymandering, l’esito se saranno approvate e il risultato elettorale dovesse essere lo stesso del 2024, e lo stato della contesa. Gli Stati Missouri Obiettivo: +1 seggio repubblicano Esito previsto: da 6-2 a 7-1 per i repubblicani. Stato della battaglia: modifica già avvenuta, ma cause in corso e possibile referendum che potrebbe bloccare il piano. North Carolina Obiettivo: +1 seggio repubblicano Esito previsto: da 10-4 a 11-3 per i repubblicani. Stato della battaglia: mappa già approvata dai legislatori repubblicani, che hanno la maggioranza al parlamento statale; il governatore democratico non ha potere di veto. Kansas Obiettivo: +1 seggio repubblicano Esito previsto: da 3-1 a 4-0 per i repubblicani. Stato della battaglia: per l’approvazione serve una maggioranza dei due terzi in parlamento, che i repubblicani hanno per poco: il Senato statale si è già detto favorevole, la Camera non ha ancora raccolto firme sufficienti. Virginia Obiettivo: +3 seggi democratici Esito previsto: da 6-5 a 9-2 per i democratici. Stato della battaglia: emendamento costituzionale in preparazione, opposizioni legali da parte dei repubblicani. Indiana Obiettivo: +2 seggi repubblicani Esito previsto: da 7-2 a 9-0 per i repubblicani. Stato della battaglia: repubblicani al Senato statale divisi sulla proposta del governatore. Ohio Obiettivo: +1 seggio repubblicano Esito previsto: dopo un compromesso, la mappa è più favorevole ai democratici del previsto, ma due distretti vinti dai democratici nel 2024 saranno più contendibili. Stato della battaglia: mappa già approvata. Illinois Obiettivo: +1 seggio democratico Esito previsto: da 14-3 a 15-2 per i democratici. Stato della battaglia: pressioni da parte dei democratici al Congresso, ma nessuna sessione speciale del parlamento statale in programma. Ci sono timori che una manipolazione diluisca il voto afroamericano e renda contendibili alcuni seggi. Maryland Obiettivo: +1 seggio democratico Esito previsto: eliminazione dell’unico deputato repubblicano. Stato della battaglia: dubbi sulla fattibilità giuridica di un’eventuale modifica, per questo motivo c’è un conflitto interno tra governatore e presidente del Senato statale. Florida Obiettivo: +3 seggi repubblicani Esito previsto: da 20-8 a 23-5 per i repubblicani. Stato della battaglia: convocata una sessione speciale, ma ci sono vincoli costituzionali anti-gerrymandering molto rigidi. Louisiana Obiettivo: +1 seggio repubblicano Esito previsto: da 4-2 a 5-1 per i repubblicani. Stato della battaglia: in attesa di una sentenza della Corte suprema che potrebbe annullare alcune disposizioni fondamentali del Voting Rights Act del 1965, che proteggono gli elettori appartenenti a minoranze etniche dal gerrymandering. Alabama Obiettivo: +1 seggio repubblicano Esito previsto: da 5-2 a 6-1 per i repubblicani. Stato della battaglia: in attesa della stessa sentenza della Corte suprema di cui sopra. Wisconsin Obiettivo: +2 seggi democratici Esito previsto: da 6-2 per i repubblicani a 4-4. Stato della battaglia: causa pendente, ma improbabile che si chiuda in tempo per le elezioni di midterm. Utah Obiettivo: +2 seggi democratici Esito previsto: da 4-0 per i repubblicani a una configurazione con due distretti competitivi. Stato della battaglia: in attesa dell’approvazione della mappa da parte dei tribunali. Nebraska Obiettivo: nessun cambiamento, ma blindare il distretto della capitale che sta diventando sempre più contendibile per i democratici. Stato della battaglia: ostacoli procedurali al parlamento statale. New York Obiettivo: modifica dei confini del distretto a maggioranza repubblicana di Staten Island, possibile guadagno di un seggio per i democratici. Esito previsto: da 19-7 a 20-6 per i democratici Stato della battaglia: causa giudiziaria difficile da vincere per via di un emendamento costituzionale anti-gerrymandering.

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Gianluca De Feo