Ti ricordi cosa hanno fatto i Presidenti? La parola agli americani

Rammentare chi fosse alla guida del proprio Paese durante i momenti chiave della storia recente è un esercizio di memoria fondamentale per ricordare a chi attribuire le decisioni precedenti o successive agli eventi, le responsabilità storiche, e le conseguenze di crisi o riforme. Senza questo collegamento tra episodi e leadership diventa più difficile valutare con lucidità l’operato passato di governi e partiti e comprendere come certe scelte politiche abbiano influenzato la vita del Paese. Un recente sondaggio di YouGov analizza il caso statunitense e mostra come gli americani tendano a non ricordare con precisione chi fosse presidente durante molti degli eventi più significativi degli ultimi 25 anni. Emergono però alcune eccezioni: l’11 settembre sotto George W. Bush e l’approvazione dell’Affordable Care Act sotto Obama restano particolarmente impressi nella memoria collettiva. Per il resto, la confusione è diffusa e il ricordo non è nemmeno necessariamente facilitato dalla vicinanza temporale: persino gli episodi avvenuti durante la presidenza Biden o Trump sono spesso attribuiti in modo errato. Gli eventi ricordati con più e meno precisione Come ci si può immaginare, gli eventi più ricordati sono quelli altamente simbolici o traumatici. L’87% degli americani sa che gli attentati dell’11 settembre 2001 avvennero quando Bush era alla Casa Bianca e maggioranze più contenute ricordano che quest’ultimo era presidente anche durante l’inizio della guerra in Afghanistan o l’uragano Katrina . Ma già fenomeni più complessi come la Grande Recessione o il salvataggio degli istituti di credito che l’ha seguita sono attribuiti correttamente all’era Bush solo da una minoranza . Quasi un americano su cinque pensa che il bailout bancario sia stato portato avanti dal presidente successivo, Barack Obama, mentre oltre la metà non ricorda. Per quanto riguarda la presidenza Obama, l’80% degli americani ricorda l’emanazione della riforma sanitaria, che dopotutto ha preso il nome informale di Obamacare, dal suo proponente. Rispettivamente il 66% e il 61% ricorda anche che sotto Obama è stato ucciso Bin Laden ed è avvenuta la legalizzazione del matrimonio omosessuale a livello nazionale, mentre in meno rammentano l’attacco al consolato americano a Bengasi, in Libia , o la crisi idrica di Flint, in Michigan . Il 70% degli intervistati ricorda che Donald Trump era presidente durante l’assalto dei suoi sostenitori al Campidoglio il 6 gennaio 2021, così come il 63% attribuisce al suo primo mandato l’arrivo del vaccino anti-Covid. In molti, tuttavia, confondono la presidenza Trump con quella Biden per quanto riguarda eventi importanti come l’uccisione di George Floyd e la stessa introduzione del primo vaccino . Lo stesso accade al contrario: un numero significativo di americani attribuisce erroneamente eventi avvenuti durante la presidenza Biden alla presidenza Trump; su tutti, la decisione della Corte Suprema di annullare il diritto universale all’aborto, che il 47% ritiene sia avvenuta durante il mandato di Trump e solo il 27% durante quello di Biden. Sul piano politico, democratici e repubblicani mostrano una memoria complessivamente simile, ma diventano molto più precisi quando l’episodio riguarda un momento favorevole al proprio campo politico. Gli elettori democratici attribuiscono più correttamente eventi come l’uccisione di Bin Laden, la morte di George Floyd o l’inizio della Grande Recessione, mentre molti repubblicani tendono a confondere proprio questi episodi. Al contrario, i repubblicani sono più accurati nell’attribuire a Trump il taglio delle tasse del 2017 e l’introduzione del vaccino anti-Covid, mentre molti democratici sbagliano. La memoria selettiva sembra dunque operare secondo schemi di gratificazione politica: gli eventi che favoriscono la propria fazione vengono più facilmente ricordati, quelli che la indeboliscono tendono a essere distorti o confusi.

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Gianluca De Feo