Sempre più persone si dicono sicure nonostante l'aumento dei conflitti

Il sondaggio annuale di Gallup sulla sicurezza percepita mostra un quadro sorprendente: nel 2024, nonostante il mondo stia vivendo il numero più alto di conflitti dalla Seconda guerra mondiale e diversi movimenti politici dipingano le grandi città occidentali come sempre più pericolose a causa dell’immigrazione incontrollata, la percezione di sicurezza delle persone è ai massimi storici. Ben il 73% degli adulti a livello mondiale dichiara infatti di sentirsi sicuro a camminare da solo di notte nella propria città o area, un record da quando la domanda viene posta. Nel 2006, il primo anno in cui è stata condotta la rilevazione, il dato ammontava al 65%, per poi scendere al 60% durante gli anni successivi alla Grande Recessione e poi continuare a salire quasi senza interruzioni fino al picco attuale. L’indagine, condotta su oltre 145.000 adulti in 144 paesi, segnala infatti un miglioramento costante dal 2014 al 2020, interrotto solo dalla pandemia, e un nuovo slancio positivo nel 2024. La crescita è trainata soprattutto dai Paesi dell’area Asia-Pacifico, dall’Europa occidentale, l’America Latina-Caraibi e dall’Africa subsahariana. In particolare, l’Europa occidentale e l’Asia-Pacifico, che già registravano gradi di sicurezza superiori alla media globale, hanno raggiunto i livelli più alti mai registrati, con rispettivamente il 77% e il 79% degli intervistati che si sentono sicuri a camminare da soli di notte nella zona in cui vivono. Interessante inoltre notare come l’area dell’Eurasia post-sovietica abbia registrato progressi straordinari negli ultimi vent’anni, passando da una percezione di sicurezza del 37% nel 2006 all’attuale 71%, anche qui il massimo storico. Anche i Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa hanno fatto grandi passi avanti negli ultimi anni, passando dal picco negativo del 57% toccato nel 2012 a conseguenza dell'instabilità provocata dalle Primavere arabe al picco attuale addirittura di un punto superiore alla media globale . Un record positivo è stato raggiunto anche nei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, che per la prima volta hanno toccato il 50% , mentre in Africa subsahariana il dato è risalito al 53% dopo un lieve calo negli anni recenti. Nonostante i miglioramenti, America Latina e Africa subsahariana restano tuttavia le regioni più insicure del mondo, con tassi di omicidio più alti rispetto alla media globale. L’unica regione dove negli ultimi anni non si è registrato un miglioramento è l’America del Nord, che nel 2020 aveva toccato un picco del 78%, poi sceso fino al 72% a conseguenza dell’aumento della criminalità registrato dopo la pandemia. Le donne meno sicure degli uomini Un elemento cruciale che emerge dal sondaggio di Gallup è il divario di genere: a livello globale, il 78% degli uomini si sente sicuro, contro il 67% delle donne. In più di 100 paesi la distanza è di almeno 10 punti percentuali, e in alcuni casi si allarga enormemente. L’Italia è uno di questi: solo il 44% delle italiane dichiara di sentirsi sicura a camminare da sola di notte nel luogo in cui vive, il livello più basso in Europa e tra i più bassi al mondo per paesi sviluppati – quasi pari a quello dell’Uganda – nonostante il 76% degli uomini italiani si senta sicuro. Un divario di genere più alto si registra solo in Malesia e in Nuova Zelanda .

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Sempre più persone si dicono sicure nonostante l'aumento dei conflitti

Gianluca De Feo