"Abbiamo la lettera che Trump ha detto che non esisteva. È il momento che la Casa Bianca metta fine all'insabbiamento delle carte", ha detto il deputato della commissione di sorveglianza Robert Garcia. Immediata la replica della Casa Bianca: la firma "non è di Donald Trump"
I democratici della commissione di sorveglianza della Camera hanno ottenuto l'album del compleanno di Jeffrey Epstein contenente la lettera inviata all'ex finanziere da Donald Trump. Lo riportano i media americani. "Abbiamo la lettera a Epstein che Trump ha detto che non esisteva. È il momento che la Casa Bianca" metta fine all'insabbiamento delle carte su Epstein, ha detto il deputato della commissione di sorveglianza Robert Garcia. Trump nelle scorse settimana ha negato di aver scritto la lettera e fatto causa al Wall Street Journal e Rupert Murdoch per averla pubblicata. Immediata la replica della Casa Bianca: la firma "non è di Donald Trump". "Come ho sempre detto, è molto chiaro che il presidente Trump non ha disegnato questo disegno e non l'ha firmato", ha dichiarato su X, la portavoce Karoline Leavitt, aggiungendo che la storia del biglietto osceno era "falsa" e ha affermato che il team legale di Trump "continuerà a perseguire con determinazione il contenzioso" contro il Wall Street Journal, che per primo ha riportato l'esistenza della lettera.
La conversazione immaginaria raffigurata nella lettera
L'album del compleanno di Epstein è stato ottenuto dalla commissione di sorveglianza dopo l'emissione di una mandato per la consegna di documenti inviato all'estate di Jeffrey Epstein. In particolare la commissione aveva richiesto: il testamento, qualsiasi carta che somigliasse alla lista clienti dell'ex finanziarie, il 'libro nero' dei contatti, i registri di volo e il presunto album di lettere degli amici per il 50mo compleanno di Epstein. Album rivelato nelle scorse settimane dal Wall Street Journal. La lettera di Trump ottenuta dai democratici è come quella rivelata dal quotidiano della famiglia Murdoch. Il messaggio era contenuto nella sagoma di una donna nuda disegnata con un pennarello, con due archi a indicarne il seno e la firma di Trump sotto la vita, a indicarne i peli pubici. Il testo dattiloscritto recitava una conversazione immaginaria fra Trump ed Epstein, scritta in terza persona. "Voce fuori campo: Nella vita ci deve essere qualcosa di più che avere tutto", iniziava il messaggio. "Donald: Sì, c'è, ma non ti dirò di cosa si tratta. Jeffrey: Nemmeno io, perché so di cosa si tratta. Donald: Abbiamo alcune cose in comune, Jeffrey. Jeffrey: A pensarci bene, sì. Donald: Gli enigmi non invecchiano mai, l'hai notato? Jeffrey: In effetti, era così chiaro per me l'ultima volta che ti ho visto. Trump: avere un amico è una cosa meravigliosa".