Chi è Sergej Kiriyenko, il “tecnocrate che mette in pratica la spietata agenda di Putin”

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Secondo il New York Times l’uomo, primo vice capo di gabinetto del presidente russo, ha gestito negli ultimi tre anni tutti gli aspetti politici della guerra in Ucraina. Lo ha fatto soffocando l'opposizione interna, estendendo il controllo del Cremlino su internet, introducendo la narrativa di Putin nelle scuole e modellando la propaganda nell'Ucraina occupata

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Un tempo era conosciuto come un possibile riformatore che guardava a Occidente, mentre oggi è dipinto dal New York Times come "il tecnocrate che trasforma la spietata agenda di Vladimir Putin in azione": Sergej Kiriyenko, 63 anni, è il primo vice capo di gabinetto del presidente russo. E da tre anni, secondo quanto ricostruito dal quotidiano americano, “Putin si è affidato a Kirienko per gestire gli aspetti politici della guerra in Ucraina”. E lo ha fatto “reprimendo l'opposizione interna, estendendo il controllo del Cremlino su internet, introducendo la narrativa di Putin nelle scuole e nella cultura russa. Modellando la propaganda e la governance nell'Ucraina occupata. Tentando di legittimare l'accaparramento di territori da parte della Russia”.

Chi è Sergej Kiriyenko

Sergej Kiriyenko è nato nel luglio del 1962. In base a quanto ricostruito dal New York Times, è cintura nera di sesto grado in aikido, un’arte marziale giapponese, e professerebbe un interesse in Metodologia, una scuola filosofica del periodo sovietico secondo cui “la società può essere progettata, gestita e trasformata dall'alto”. Per pochi mesi nel 1998, quando aveva 35 anni, è Primo ministro durante la presidenza di Boris Eltsin. Lasciato l’incarico, quando Putin nel 2000 diventa per la prima volta presidente, va a lavorare per il Cremlino. Nel 2005 diventa presidente di Rosatom, l’agenzia nucleare russa, e lì rimane per i successivi 11 anni. Nel 2016 torna al Cremlino, con l’incarico di primo vice capo di gabinetto del presidente.

Il ruolo nella guerra in Ucraina

Quando nel febbraio del 2022 la Russia ha invaso l’Ucraina, Sergej Kiriyenko ha “iniziato a viaggiare nell'Ucraina occupata durante i combattimenti, visitando ospedali e scuole”, scrive ancora il New York Times. E sempre lui è stato tra gli architetti dei referendum - non riconosciuti dalla comunità internazionale - con cui la Russia sostiene di aver annesso le regioni invase. All’interno della Russia, invece, Kiriyenko “ha utilizzato le leve del suo ufficio per cercare di ottenere il sostegno popolare per l’invasione”. Tra le misure messe in campo ci sono lezioni di propaganda per gli studenti russi, così come l’uso di persone dello spettacolo per incitare il supporto al governo e la messa al bando degli artisti che alla guerra si sono invece opposti. E, in qualità di ufficiale del Cremlino che coordina le attività politiche interne, è ritenuto tra i principali responsabili della campagna di persecuzione o esilio dei russi contrari alla guerra.

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