Il presidente americano ha firmato un decreto per imporre tariffe aggiuntive. Nelle ultime settimane aveva minacciato di adottare questa misura come punizione per quella che ha definito una “caccia alle streghe” contro il suo alleato di estrema destra, l'ex presidente Jair Bolsonaro
Il presidente americano, Donald Trump, ha firmato un decreto per imporre dazi aggiuntivi del 40% ai prodotti brasiliani, portandoli ad un totale del 50% "per far fronte alle recenti politiche, pratiche e azioni del governo brasiliano che costituiscono una minaccia insolita e straordinaria per la sicurezza nazionale, la politica estera e l'economia degli Stati Uniti", si legge nella nota della Casa Bianca Nelle ultime settimane Trump aveva minacciato il Brasile di adottare questa misura come punizione per quella che ha definito una “caccia alle streghe” contro il suo alleato di estrema destra, l'ex presidente Jair Bolsonaro. "Costituiscono gravi violazioni dei diritti umani che hanno minato lo stato di diritto in Brasile", attacca la Casa Bianca. Bolsonaro, amico di Trump, è sotto processo accusato di aver tentato di sovvertire il risultato elettorale nel 2022. L'amministrazione Usa ha imposto sanzioni anche sul magistrato della Corte suprema che ha istruito il processo.
La lista delle eccezioni
Il decreto firmato dal presidente Trump prevede una lunga lista di eccezioni che risparmia molte delle principali voci dell'export del Paese sudamericano verso Washington. Non saranno colpiti dalle nuove tariffe gli aerei civili, i motori, i pezzi di ricambio, i simulatori di volo, così come veicoli leggeri, camion e i relativi componenti. Il settore energetico è tra i maggiori beneficiari: greggio, gas naturale, carbone, lubrificanti, paraffina e persino energia elettrica resteranno fuori dall'aumento. Esclusi anche prodotti agricoli e forestali come succo e polpa d'arancia, noci brasiliane, legname tropicale, polpa di legno, e materiali industriali strategici come ghisa, silicio, alluminio, oro, argento, ferronickel e ferroniobio. Infine, i beni già in transito verso gli Stati Uniti prima dell'entrata in vigore del decreto, purché arrivino entro il 5 ottobre, non saranno soggetti al nuovo dazio.