In Spagna il primo partito tra i giovani è Vox

, principale forza del centrodestra, affermarsi come primo partito sia in termini di voti sia di seggi . Nonostante la sconfitta alle elezioni comunali e regionali che lo avevano spinto a convocare il voto anticipato, il premier uscente Pedro Sánchez riuscì a rimanere alla guida del governo. Il suo Partito Socialista , pur arrivato secondo, fu in grado di costruire una maggioranza parlamentare grazie a un’alleanza con Sumar — la nuova piattaforma della sinistra che aveva inglobato Podemos — e con l’appoggio esterno di varie forze autonomiste e indipendentiste: Junts ed Esquerra Republicana in Catalogna, EH Bildu e PNV nei Paesi Baschi, BNG in Galizia e Coalición Canaria. In un primo momento, il Re incaricò il leader del PP, Alberto Núñez Feijóo, di formare il governo. Tuttavia, al momento del voto d’investitura al Congreso de los Diputados, a Feijóo mancavano quattro voti per la maggioranza assoluta: voti favorevoli di PP, Vox e due deputati di partiti locali minori si fermarono a quota 172 su 350, contro i 176 richiesti. Felipe VI affidò così l’incarico a Sánchez, che dopo settimane di intense trattative riuscì a ottenere 179 voti favorevoli e a essere investito presidente del Governo per la seconda volta. La coalizione che ne è scaturita si è però dimostrata spesso fragile in questi due anni, con il leader socialista più volte costretto a trattare con i partiti indipendentisti — in particolare con Junts di Carles Puigdemont, l’ex presidente catalano protagonista del referendum unilaterale del 2017. A complicare ulteriormente la situazione politica sono arrivati anche alcuni scandali che hanno colpito direttamente l’entourage di Sánchez e la sua famiglia. Le indagini hanno coinvolto la moglie e il fratello del premier, mentre il cosiddetto caso Koldo ha travolto figure chiave del PSOE, tra cui l’ex ministro José Luis Ábalos e l’ex numero tre del PSOE Santos Cerdán. Già nell’aprile 2024, a pochi mesi dalla riconferma, Sánchez aveva annunciato una pausa di riflessione di alcuni giorni, al termine della quale aveva deciso di restare alla guida del governo. Nel frattempo, le richieste di dimissioni di Sánchez si sono moltiplicate, con malumori anche dentro il partito. Tuttavia, senza un accordo tra i Popolari e Junts, una mozione di sfiducia non avrebbe i numeri per essere approvata; inoltre tra i Socialisti non è chiaro chi potrebbe prendere la guida . Se si votasse oggi, il Partido Popular sarebbe di nuovo la prima forza politica, ma in ulteriore crescita: secondo la media dei sondaggi elaborata da Politico Poll of Polls, salirebbe dal 33% del 2023 al 35%. Anche Vox, la formazione di estrema destra, guadagnerebbe consensi, passando dal 12% al 15%. Al contrario, PSOE e Sumar arretrerebbero rispettivamente dal 32% al 26% e dal 12% al 7%. Da notare che nel frattempo Podemos è uscito da Sumar ed è oggi accreditato al 4%. Secondo un sondaggio pubblicato da El País il 4 luglio, Vox sarebbe il primo partito tra i giovani: otterrebbe il 28% dei consensi tra i 18 e i 24 anni e il 26% tra i 25 e i 34. Il suo sostegno è inoltre significativamente più alto tra gli uomini rispetto alle donne . Al contrario, i partiti tradizionali — PSOE e PP — raccolgono appena il 32-33% tra gli under 35, ma arrivano al 53% tra gli over 65, e ottengono risultati migliori tra le donne rispetto agli uomini . Incrociando genere ed età, emerge che i giovani uomini rappresentano oggi l’elettorato più orientato a destra — un dato apparentemente sorprendente, ma già osservato in Germania e negli Stati Uniti, dove Donald Trump ha vinto anche grazie a questo segmento generazionale e demografico. Sul fronte interno, il PP ha cercato di rafforzare la propria immagine di compattezza in vista di una possibile chiamata alle urne. All’inizio di luglio si è infatti tenuto un congresso straordinario in cui Feijóo è stato confermato leader senza concorrenti. Il congresso ha rappresentato un momento chiave per ribadire che il PP è unito e pronto a governare: Feijóo ha illustrato le misure che adotterebbe nei suoi primi cento giorni al potere e ha ottenuto il sostegno esplicito degli ex presidenti José María Aznar e Mariano Rajoy, oltre a quello dell’influente presidente della Comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso — la stessa che, nel 2022, aveva condotto alle dimissioni il precedente leader del PP Pablo Casado. Tuttavia, anche i Popolari sono stati colpiti da uno scandalo recentemente, con l’ex ministro del Governo Rajoy, Cristobal Montoro, accusato di aver esercitato indebitamente la sua influenza in cambio di denaro per favorire alcune imprese del settore energetico.

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