Il tasso di approvazione di Donald Trump negli Usa, Stato per Stato

Le controverse scelte politiche prese dall’amministrazione Trump nei suoi primi cinque mesi di governo – dai dazi commerciali, alla stretta indiscriminata sull’immigrazione, alla proposta dell’impopolare “Big Beautiful Bill” – hanno portato a un crollo del tasso di approvazione del suo operato tra l’opinione pubblica americana. Secondo la media dei sondaggi elaborata dall’Economist, oggi il 54% degli americani disapprova l’operato di Donald Trump e solo il 42% lo approva, per un tasso netto di approvazione del -12%. Le medie del New York Times e dal Silver Bulletin – il blog gestito da Nate Silver, celebre sondaggista americano e fondatore del defunto FiveThirtyEight – registrano percentuali meno negative, ma che danno una chiara idea dell’opinione degli statunitensi nei confronti del loro attuale governo: la prima mostra un tasso netto di approvazione del -8% , la seconda del -6,5% . Anche RealClearPolitics, sito di informazione di orientamento conservatore noto per favorire i sondaggi favorevoli ai Repubblicani, mostra un dato nettamente negativo per Trump: -3,8% . Trump in negativo negli Stati chiave Il quadro nazionale mostra una chiara crisi di consensi nei confronti dell’operato del presidente, sappiamo che la politica americana, nel momento che conta più di tutti, si gioca su base statale. Il presidente degli Stati Uniti viene infatti eletto attraverso l'Electoral College, il sistema per cui ogni Stato ha un numero di grandi elettori proporzionale alla sua popolazione e chi vince le elezioni in uno Stato ottiene tutti i suoi grandi elettori. Chi raccoglie più grandi elettori a livello nazionale, vince le presidenziali. È dunque utile guardare anche al tasso di approvazione dell’operato di Trump nei singoli Stati: l’Economist ha recentemente pubblicato una mappa che mostra proprio questo dato, sulla base di sondaggi effettuati da YouGov. Come ci si potrebbe aspettare, il tasso di approvazione dell’attuale governo è generalmente più basso negli Stati che tendono a votare per i Democratici e più alto in quelli che tendono a votare per i Repubblicani, ma ci sono diverse sorprese. Guardando agli Stati chiave, ovvero quelli decisivi per la vittoria finale poiché in bilico tra i Democratici e i Repubblicani – ma che a novembre 2024 sono stati tutti vinti da Trump – il tasso di approvazione dell’operato del presidente è nettamente in negativo: in Wisconsin corrisponde al -15,9%, in Nevada al -13,1%, in Pennsylvania al -12,1%, in Michigan al -11,8%, in Arizona al -8,3% e in Georgia al -4,8%. Ma ciò che forse sorprende ancor di più, è il dato relativo ad alcuni Stati che negli ultimi anni erano sempre saldamente in mano ai Repubblicani: nello Utah, Tump è sott’acqua del -8,3%, in Iowa del -7,9%, in Ohio del -5,2%, in Indiana del -3,6%, in Missouri del -2,7% e in Kansas del -1,2%. Persino in Texas, uno Stato che visto il suo alto numero di grandi elettori renderebbe quasi impossibile la vittoria finale ai Repubblicani, se fosse conquistato dai Democratici, il tasso di approvazione di Trump ammonta al -8,3%.

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