Il sostegno a Israele è ai minimi nei Paesi occidentali

La tregua iniziata a fine gennaio è stata interrotta a marzo da bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, e nelle settimane successive il governo di Gerusalemme ha annunciato l’intenzione di occupare militarmente la quasi totalità dell’enclave ed espandere la propria presenza coloniale in Cisgiordania. Queste azioni hanno provocato una reazione nelle opinioni pubbliche dei principali Paesi europei, che secondo un recente sondaggio condotto da YouGov esprimono oggi un record di opinioni negative nei confronti di Israele. Il sondaggio Il tasso di gradimento netto nei confronti di quest’ultimo è infatti ai minimi storici dal 2016 – anno in cui YouGov ha iniziato a condurre questo tipo di sondaggio – in tutti sei i Paesi presi in considerazione: in Spagna è di -55 punti percentuali , in Danimarca di -54, in Italia di -52, in Francia di -48, nel Regno Unito di -46 e in Germania di -44. Nel complesso, solo il 13-21% degli intervistati in questi Paesi ha un'opinione favorevole di Israele, rispetto al 63-70% che ha un'opinione sfavorevole. I numeri Nei nove anni in cui è stato condotto il sondaggio, in nessuno di questi Paesi Israele aveva in realtà mai raggiunto un tasso di gradimento netto positivo. Solo in Germania subito dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 la differenza tra opinioni positive e negative aveva quasi raggiunto un equilibrio, toccando quota -4 punti percentuali. Negli altri Paesi, nemmeno a novembre 2023 Israele era visto con favore dalla maggioranza della popolazione, anche se registrava ovunque tassi netti meno negativi rispetto a quelli attuali: in Francia il tasso di gradimento netto era di -25 punti , nel Regno Unito di -33 , in Italia di -35 , in Danimarca di -40 e in Spagna di -50 . Questi dati dimostrano come le opinioni pubbliche dei Paesi europei fossero ben consapevoli della persecuzione di lunga data di Israele contro il popolo palestinese e dello stato di segregazione in cui lo costringono a vivere da oltre mezzo secolo, nonostante dopo il 7 ottobre 2023 la maggior parte dei governi e dei media occidentali abbiano tentato di raccontare la guerra come un evento recente e dovuto quasi esclusivamente agli attacchi di Hamas. I sostenitori Solo una piccola percentuale di europei approva la risposta di Israele dopo gli attacchi di Hamas. Nei sei Paesi sondati, tra il 6% e il 16% degli intervistati è concorda con l’affermazione “Israele ha fatto bene a inviare truppe a Gaza e ha reagito in modo proporzionato agli attacchi di Hamas”: in Francia è d’accordo il 16%, in Germania il 14%, in Danimarca il 13%, in Spagna e Regno Unito il 12% e in Italia il 6%. In tutti i Paesi, tuttavia, la maggioranza relativa degli intervistati pensa che Israele fosse giustificato a reagire con un’invasione di terra, ma abbia causato troppe morti civili: la pensa così il 40% dei tedeschi, il 39% dei danesi, il 38% dei britannici, il 31% dei francesi, il 30% degli spagnoli e il 29% degli italiani. In Italia e in Spagna, quasi un quarto del campione pensa che Israele abbia sbagliato a inviare truppe a Gaza o a usare la forza militare contro Hamas, mentre negli altri Paesi le percentuali oscillano tra il 12% della Germania e il 18% della Francia. L'Italia L’Italia è anche il Paese che simpatizza meno con Israele: solo il 7% dei nostri concittadini dichiara di sentirsi più vicino a quest’ultimo nella guerra in corso, mentre il 31% simpatizza per i palestinesi e il 23% per entrambe le parti. In tutti e sei i Paesi, tra il 7 e il 18% degli intervistati dichiara di simpatizzare maggiormente con la parte israeliana: la percentuale più bassa registrata dal sondaggio di YouGov in cinque dei sei Paesi dagli attacchi di Hamas in poi. Per converso, tra il 18% e il 33% dichiara di simpatizzare maggiormente con i palestinesi. Solo in Germania le percentuali relative alle due parti sono simili: 17% per Israele, 18% per la Palestina.

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